Peyton Manning riuscirà ancora ad essere uno degli uomini copertina nella stagione 2012 2013?

Ci siamo. Dopo la lunga e quasi interminabile off-season, noi appassionati di football possiamo tornare a tuffarci nella magia della NFL, il campionato più bello del mondo.

Ci attendono 5 mesi di battaglie, 21 weekend di passione, maratone davanti alla Tv e allo schermo del Pc. Storie, emozioni, personaggi, infortuni, schemi, attacchi, difese, special team, notti insonni, dirette e repliche. E noi ci godremo tutto, seguiremo tutto, perché l’appassionato di football, a differenza di altri, magari sì ama una squadra, ma soprattutto ama questo sport, senza mezzi termini.

E allora ecco perché mi son voluto divertire con questo gioco, quello di andare a trovare 10 “copertine” per la stagione entrante, 10 motivi d’interesse, 10 storie da seguire per, almeno, 17 settimane. Ovviamente, senza nessuna pretesa di esaustività, è comunque questione di gusti personali, e di motivi d’interesse in una stagione NFL ce ne sarebbero almeno 32 (come i team), o circa 1700 (come tutti i giocatori  attualmente sparsi nei vari roster).

Alcuni vi sembreranno scontati, altri forse azzardati. Io ho scelto queste “storie di copertina” e le ho messe in ordine sparso, a ognuno il compito di farsi una lista propria.

1. Il ritorno del Re

E non si può non partire dal ritorno più atteso: Peyton Manning, il mitico n°18 dei Colts, colui che detiene una sfilza impressionante di record per un Qb, dopo aver saltato l’intera stagione 2011 per i postumi di un infortunio al collo, torna in campo. A Indy? No, lì hanno già designato il suo erede; giocherà a Denver, con la divisa arancione dei Broncos. In Colorado hanno fatto un ragionamento semplice semplice: se l’anno scorso siamo arrivati ai Play-off con Tebow, dove possiamo arrivare il prossimo anno con un Qb che è già di fatto nella Hall of Fame? Beh, l’equazione in realtà non è così semplice, e i Broncos, pur sicuramente più forti, non sembrano ancora pronti per il Grande Ballo. Ma Peyton adesso ha in famiglia un rivale che si è messo al dito un anello in più, sa che gli resta poco tempo per un ultimo trionfo, e in preseason si è mosso bene. Mai sottovalutare il cuore di un campione. E comunque vada: bentornato PM18, ci eri mancato.

2. I Fantastici 5

Beh, fantastici ancora non si sa, però perché non augurarglielo? Sto parlando dei 5 (e dico 5! Record NFL!) quarterback rookie che saranno titolari alla week 1. Di due di loro già si sapeva, un terzo poteva anche essere ipotizzabile, ma gli altri due proprio sono due fulmini a ciel di sereno. Andiamo con ordine. Andrew Luck (Indianapolis Colts) è uno dei predestinati; prima scelta assoluta, a Stanford ha battuto i record di un certo John Elway. Dicono che nel ruolo sia il talento più cristallino uscito dai college dal 1998 (anno di un certo Peyton Manning). In preseason è piaciuto parecchio. Ha attorno una squadra in piena rifondazione, e lui dovrà esserne il faro per i prossimi 10-15 anni. L’altro predestinato è Robert Griffin III (Washington Redskins), 2a scelta assoluta e Heisman Trophy nonostante giocasse nella piccola e poco nobile Baylor. Dovrà essere il franchise qb che nella Capitale manca da 20 anni. E sembra averne i mezzi. La storia di Brandon Weeden (Cleveland Browns) meriterebbe un capitolo a parte. Dopo aver tentato la carriera nel baseball, torna al college, si dedica al football e, alla tenera età di 28 anni, si affaccia al mondo pro; cercherà di contribuire al rebuilding dei disastrati Browns. Strano caso quello poi di Ryan Tannehill (Miami Dolphins). Con solo un anno e mezzo di praticantato come Qb (prima giocava WR), si è trovato a cavalcare l’onda di un hype pazzesco, fino ad essere scelto con il numero 8, e a ritrovarsi, in realtà più per demeriti altrui, starter per i Dolphins. Sembra ancora parecchio acerbo, ma pare anche avere una gran mentalità vincente. Auguri. Infine, signore e signori, Russell Wilson (Seattle Seahawks). Doveva essere la riserva della riserva, ma in preseason è piaciuto talmente tanto da panchinare anche il costosissimo Matt Flynn. Occhio, questo promette scintille.

3. I Patrioti contro la maledizione

I Patrioti si sa chi sono. Sono quella squadra che gioca a Foxboro, con un allenatore unanimemente considerato un genio nonostante il suo scarso gusto nel vestire, un Qb su cui si discute se sia il più grande di sempre, e che negli ultimi 10 anni hanno un record di 123-37!!! Sono vice campioni, e quest’anno sembrano ancora più forti, sia in attacco, dove non era necessario, che soprattutto in difesa, Chi li ferma? Forse una malattia misteriosa, chiamata SuperBowl Hangover, che colpisce chi ha perso gli ultimi SB. Negli ultimi 10 anni, questi team per ben 6 volte non hanno raggiunto i Play-off, e negli altri casi hanno sempre fatto poca strada. L’unica volta che i Patriots hanno sfidato la Maledizione hanno maledettamente perso, con Brady ko in week 1, Cassell in regia, e un record di 11-5 che, contro ogni legge statistica, non bastò neanche per una Wild Card. Saranno i Patrioti più forti della SuperBowl Hangover? Sulla carta, hanno tutto per farcela.

4. La strana coppia

Ovvero, Mark Sanchez & Tim Tebow, il più fragoroso dualismo annunciato della stagione 2012. Ambientato nello spogliatoio dei New York Jets, questo avvincente telefilm vede protagonisti un Qb che al 4° anno da pro non ha ancora convinto nessuno, ed è reduce dalla sua peggior stagione, e il Qb più osannato, acclamato e tecnicamente assurdo mai visto in NFL. Sanchez è accusato di non essere un vincente, di non impegnarsi in allenamento, ma ha portato la squadra a 2 Championship. Tebow è un vincente, ma è accusato, semplicemente, di non essere un Qb. Uno va alle sfilate di moda e in campo svolge il compitino, l’altro prega e fa impazzire tutti orchestrando rimonte a tratti paradossali. A completare il cast, 2 star dalla lingua lunga come Santonio Holmes e Darrelle Revis, un Coach come Rex Ryan, al cui confronto Mourinho sembra un Lord inglese, e un Offensive Coordinator che sarà costretto ad inventarsi l’impossibile per cavare fuori qualcosa di decente. 17 puntate assicurate, poi si vedrà.

5. La compagnia dell’Anello

Perché diciamocelo: alla fine, di 32 squadre solo due si giocheranno il titolo, e per 20 settimane il nostro scopo sarà scoprire quali. E se nella Afc New England è la favorita d’obbligo (con Baltimore, Denver e Houston possibili guastafeste), nella Nfc sarà lotta serrata. Green Bay sa già come si vince un anello, e ha un attacco atomico. Come Atlanta, che però finora in postseason si è squagliata come neve al sole. I 49ers hanno già sfiorato la finale l’anno scorso, e sembrano aver potenziato l’attacco. Infine, occhio ai Saints. Hanno i nervi a fior di pelle, staff e giocatori squalificati, si sentono soli contro tutti, vogliono essere la prima squadra a giocare il SB in casa e hanno Drew Brees. Possono fare tutto e il contrario di tutto. Sarebbe una grande storia di vendetta. Possibili outsider: Philadelphia, Detroit, Chicago.

6. Sei personaggi in cerca d’autore

Scomodo Pirandello per parlare di 6 giocatori, reduci da un 2011 deludente, in cerca di rilancio. E che possono fare la fortuna (o la sfortuna) per le loro squadre. Inizio con Sam Bradford (St.Louis Rams). E’ al 3° anno, dopo una rookie season sfavillante e un 2011 con clamorosi segni di involuzione. Quest’anno giù la maschera, caro Sam. I Rams hanno bisogno di te per restare a galla! Nella stessa Division, a San Francisco, quest’anno giocherà un signore, un certo Randy Moss. Come dite? Questo nome non mi è nuovo? Avete ragione. E’stato uno dei più grandi Wr di sempre, torna dopo un anno di ritiro, a 35 anni, per cercare di vincere l’anello che gli è finora sfuggito, mettendo le sue mani (e il suo caratterino!) al servizio di Alex Smith. E c’è da scommetterci: quando la palla scotterà, cercherà nel mucchio Randy Dandy. Restando in tema di Wr, cito DeSean Jackson (Philadelphia Eagles). Giocatore elettrizzante se ce n’è uno, ha il talento per spaccare le partite, ma una testa discutibile. L’anno scorso è naufragato con gli Eagles, risorgerà nel 2012? Chris Johnson (Tennesse Titans); quello che 2 anni fa corse 2000 yard e l’anno scorso la metà, forse appesantito dal nuovo contrattone. Da lui dipenderà buona parte del destino dei Titans. A proposito di runningback: Jaamal Charles (Kansas City Chiefs), dopo aver perso in pratica tutto il 2011 per infortunio, tornerà sui suoi livelli? In Missouri se lo augurano, perché con lui al 100% i rossi sono un’altra squadra. Infine un giovanissimo già ad un bivio: Blaine Gabbert (Jacksonville Jaguars, qb). Alcuni analisti, prima del  draft 2012 lo ritenevano addirittura più pronto di Cam Newton. Per poi ricredersi praticamente subito. Quest’anno ha qualche bersaglio in più, un anno di esperienza sulle spalle e un nuovo coach. Ora o mai più!

7. New Age vs Old School

Segnatevi 2 sfide (in realtà 4): Detroit vs Chicago e Cincinnati vs Pittsburgh. Perché? Semplice, è la sfida tra 2 generazioni. Da una parte Lions e Bengals, poveri, giovani e brillanti, con un bel presente e un grande futuro davanti. Dall’altra Bears e Steelers, nobili, blasonate, imbottite di veterani di gran classe che cercheranno di far vedere agli arrembanti giovanotti quanta strada c’è ancora da fare per diventare leggende nella NFL. E se l’idea dello scontro generazionale non vi affascina, tenete conto che si tratta di sfide in cui si decideranno buona parte delle chance di postseason dei 4 team in questione. E c’è pure la rivalità divisionale…

8. Attacco dal cielo

La stagione 2011 è stata caratterizzata, a livello tecnico, dal definitivo affermarsi del gioco aereo rispetto al classico running game. Tendenza iniziata ormai da alcuni anni, ma che lo scorso anno, grazie a campioni del calibro di Brees, Brady, Stafford e Rodgers ha raggiunto vette straordinarie, con numerosi record abbattuti e attacchi parsi a lunghi tratti inarrestabili. Sarà così anche nel 2012? Brees&co. continueranno a dettar legge, o le difese, approfittando di una stagione senza lockout, e quindi con un lavoro a tempo pieno, riusciranno ad allestire una contraerea all’altezza? E i runningback torneranno alla ribalta? Incolliamoci alla Tv e osserviamo, magari con un occhio al cielo….

9. Save the Last Chance

Tre squadre, tre storie, tre coach. Un unico comune denominatore: sono all’ultima spiaggia. Il vulcanico Jerry Jones, owner dei Dallas Cowboys è stato chiaro: la squadra deve combinare qualcosa di buono, perché all’attuale roster non è rimasto molto tempo per vincere. E coach Jason Garrett stavolta deve portare la squadra ai PO dopo il suicidio dell’anno scorso. La stoffa è buona, vediamo se il sarto sarà all’altezza. A San Diego invece è da quasi un decennio che provano ad arrivare al Grande ballo. Di talento ne hanno sempre avuto tanto, ma hanno sempre cozzato contro avversari super (vedi New England) o si sono autoeliminati da soli. Per coach Norv Turner, rimasto miracolosamente in  sella dopo un 2011 che dire deludente è poco, la postseason è d’obbligo. La sensazione è che il nucleo storico della squadra il meglio lo abbia ormai dato, ma chissà che partire a fari spenti non sia una soluzione. E’ lo stesso ragionamento che fanno a Philadelphia. Nel 2011 gli Eagles, dopo una free agency sontuosa, erano stati ribattezzati Dream Team. In realtà il roster era assemblato male, con eccessi di talento assurdi in alcune posizioni e lacune devastanti in altre. Risultato? Mai in corsa per i PO. Coach Andy Reid, il più longevo attualmente sulla stessa panchina, ha ricevuto l’ultimatum. Le Aquile dovranno tornare a volare. Reid, che non ha mai sbagliato 2 stagioni di fila, riparte senza Dream Team, con un roster forte ma più equilibrato, e può sorprendere tutti. Certo, se il Qb Vick non avesse già iniziato a parlare di Dinastia….

10. Il Jolly

E’ una costante degli ultimi anni NFL: c’è sempre una squadra, o spesso più squadre, che, vuoi per il calendario favorevole, vuoi per i guai altrui, vuoi perché risparmiate dagli infortuni, vuoi perché hanno pescato benissimo al draft, o vuoi semplicemente perché sono ben assemblate negli anni, sorprendono tutti e arrivano in postseason alla faccia di qualche favorita della vigilia. Chi avrebbe scommesso l’anno scorso sui Broncos? E sui Bengals? E su San Francisco che arriva a perdere il Championship all’overtime fra mille rimpianti? E’ la NFL, gente. Ed è bella anche per questo. Possibili outsider quest’anno? Carolina, Seattle, Buffalo, Kansas City, a rigor di logica. Ma chissà che non spunti fuori qualcosa di interessante nel deserto dell’Arizona, o nella baia di Tampa, o nel gelo del Minnesota. E chissà che i tifosi di quelle franchigie impegnate in una lunga e difficile ricostruzione (ad. Es. Cleveland, Miami, Saint Louis) non riescano quanto meno a rivedere  un po’ di luce in fondo al tunnel.

E allora forza NFL, facci divertire!

 

 

9 thoughts on “10 copertine per una stagione

  1. Giants anche quest’anno non tenuti in considerazione…
    meglio così, è in queste condizioni che hanno portato a Manhattan gli ultimi 2 anelli!

  2. Articolo! E-S-E-M-P-L-A-R-E Davvero divertente, scorrevole e pieno di emozioni Davvero un pezzo di un autore che se ne intende di football e ne pesca gli aspetti più importanti e più toccanti. Complimenti all’autore.

  3. Spettacolare articolo. Mio pronostico finale. Al Superbowl: Houston-Philadelphia. MVP: Cam Newton.

  4. complimenti davvero per il pezzo mi è piaciuto un sacco, io aggiungerei anche il possibile ultimo ballo per squadre come Pittsburgh e Baltimore, e poi una considerazione su Cleveland, ok la ricostruzione, ma dove sta scritto che questa debba durare più di 10 anni? altra annata sicuramente disastrosa per loro….i Giants per quanto non mi dispiacciano per nulla, lo scorso anno hanno davvero beccato una serie di congiunture astrali assolutamente favorevoli, altrimenti non me lo spiego proprio, vediamo se il fratellino di Payton è ancora sotto la buona stella, io intanto per non saper ne leggere ne scrivere ho già comprato il bliglietto per andarmeli a vedere al Met nella week 12 contro Greenbay, l’ultima volta che i Giants hanno perso contro quelli del Wisconsin in regular hanno poi vinto il SB!

  5. Spero che quest’anno siano i Cowboys a trionfare…. Se proprio non ci riusciranno ecco le alternative: Paytn Manning che porta al trionfo i Broncos in alternativa una squadra con il QB roockie esclusi ovviamente i Washington Redskins. Chi proprio non devono vincere Washington, Giants, New Orleans, Philadelphia e Patriots Da oggi avrò una miriade di nemici ihhihihihihihihihih L’importante che ci siao belle sfide belle sorprese e poche storie negative….
    Speriamo che rai o Sportitalia vorranno trasmettere qualche match in diretta visibile anche dalla parobale su frequenze free e che sopratutto ci facciano vedere la magia del superbowl in diretta incrocerò le dita anche perchè quest’anno non mi posso permettere l’abbonamento a NFL TV

  6. Non mi sento di cantare vittoria troppo presto ma ti rispondo che se Sanchez gioca come ieri mandiamolo alle sfilate tutto l’anno!! ;-) GO JETS!!!!

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