Benvenuti nella nostra rubrica settimanale, andiamo a scoprire i protagonisti della settimana NFL…

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BROCK OSWEILER

peyton-manning-brock-osweiler-nfl-miami-dolphins-denver-broncos-850x560Calmo, sicuro, tanto da non commettere nessun turnover, Osweiler non è stato il nuovo messia dei Broncos e nessuno glielo chiedeva, ma semplicemente un giocatore solido e in grado di dare ritmo al tipo di attacco preferito da coach Kubiak.  Ovvero dove il quarterback è in genere dietro al centro rispetto alla shotgun o alla  pistol formation, e il gioco di corsa  ha un’importanza cruciale, quindi le stats finali (20-27 per 250 yards e due touchdowns) per il giovane Brock rendono bene l’idea di cosa gli era richiesto di fare. Solo nelle prossime settimane vedremo se a Denver decideranno di affidarsi  al loro veterano e leggendario regista, o andare sui piedi veloci e la solidità di Osweiler, per ora buona la prima…

DOUG MARTIN E JAMEIS WINSTON

Andare in una fredda giornata di autunno a Philly e distruggerla in un blowout epocale può capitare, ma che gli artefici fossero i (fino a qualche settimana fa) derelitti Tampa Bay Bucs nessuno lo poteva immaginare. Jameis Winston è solo il terzo quarterback nella storia NFL ad avere infilato almeno 5 touchdown in un unico incontro, ma i numeri di Martin, che a breve diventerà free-agent (e supermilionario…) non sono meno impressivi per dare un senso della debacle difensiva delle Aquile. 27 corse per 235 yards, e il secondo posto per yards corse in stagione con 941, solo 65 meno di Adrian Peterson: tenere Martin vorrà dire aprire il portafoglio in quel della Florida…

KANSAS CITY CHIEFS

Perdi il tuo giocatore migliore a 1-5 in classifica e vai a… vincere 4 partite consecutive ritornando in gioco per i playoffs? Questo è capitato ai Chiefs da quando hanno perso Jamaal Charles, grazie a un mix di difesa (Tamba Hali 4.5 sacks nel periodo, Justin Houston devastante) e un attacco dove Alex Smith è tornato… a essere se stesso, con zero intercetti e un gioco solido con una ottima intesa col tight-end Travis Kelce. Occhio alla squadra ben allenata da Andy
Reid (rimpianti a Philly?), che affrontando una squadra della AFC South a gennaio potrebbe fare una corsa quantomai interessante nei playoffs…

MENZIONE SPECIALE

Cam Newton

Se statisticamente il quarterback dei Panthers non aveva grandi numeri in stagione, domenica contro Washington ha provveduto a
togliersi soddisfazioni anche in questo settore: 4 touchdown prima dell’intervallo, 5 complessivi a 5 ricevitori diversi e Carolina a 10-0  stagionale…

WORST

PHILADELPHIA EAGLES

1095401_1280x720Nulla di compromesso in classifica per gli Eagles, ma una sconfitta così bruciante non aiuta certo a compattare una squadra che sembra peggiorare invece che migliorare di settimana in settimana. Tra i tanti orrori\errori, una difesa che  oltre ai consueti problemi aerei, appare sempre peggio anche sulle corse, un attacco dove Mark Sanchez ha lanciato 3 intercetti di cui uno ritornato in touchdown, e in generale un grigiore e una mancanza di carattere preoccupanti. Se Chip Kelly in qualche modo ci ascolta  batta un colpo, che solo i problemi delle altre squadre divisionali tengono a galla Philadelphia…

GLI ARBITRI

Ancora una volta, anche se non siamo in Italia, gli arbitri riescono a far discutere. Una chiamata affrettata costa probabilmente un touchdown firmato Danny Amendola ai Pats, e a fine partita Sammy Watkins viene giudicato dentro il campo privando i Bills di due secondi di gioco e un Hail Mary Pass. Magari chiamate che non spostano il risultato sul campo, ma si uniscono agli altri errori e dubbi interpretativi visti quest’anno, in particolare sull’ormai amletico quesito: è possesso di palla o no? Alla fine la colpa sembra sempre di Roger Goodell, o del suo responsabile arbitrale Dean Blandino, ma forse la verità è che i referees fanno fatica a stare al passo di un gioco sempre più veloce…

LA POLITICA NFL SULLA COMMOZIONE CEREBRALE

Ovvero con un termine inglese Concussion, a breve anche tema di un film con Will Smith, e ovviamente elemento di polemica per come i colpi alla testa subiti dai giocatori sono spesso stati ignorati dalle squadre, con la complicità della NFL. Domenica, dopo un colpo alla testa sul terreno, il quarterback dei Rams Case Keenum è rimasto in campo per le ultime azioni di gioco, quando la procedura standard da qualche tempo è di essere sostituiti per almeno una azione, in modo da procedere a un primo esame cautelativo del giocatore: nel caso a Keenum è stato diagnosticata una commozione cerebrale dopo la partita, e ovviamente è in dubbio per domenica. Proprio nel 2015 è stato inserita la figura di un medico indipendente, che dovrebbe diagnosticare i giocatori in queste situazioni, ma nel caso specifico la procedura non ha funzionato. Con questi infortuni non si scherza,
anche se li vediamo come titani si parla di persone che non devono rischiare la vita oltre quello che già fanno normalmente in uno sport pericoloso per antonomasia…

 

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