I Flyers non sono certo in grande forma in questo periodo...

Siamo così giunti in prossimità della fine della seconda settimana di gioco sul caldo ghiaccio americano/canadese. Più o meno manca un mesetto alla fine della regular season, che si conclude intorno al 9/10 di aprile. Come ben sanno chi segue con passione questo entusiasmante, finanche duro sport, la griglia playoff prevede 8 squadre per Conference, divise in due paralleli tabelloni.

Ma a livello “sportivo”, non è ancora tempo per stilare siffatta griglia, anche perchè è proprio vero questo fatto: bastano due/tre partite storte, e passi dal secondo al quinto posto, o peggio. Comunque sia, come riporta anche il sito ufficiale della lega, un “if season ended today”, cioè “se la stagione si fermasse ora”, è già possibile. Tuttavia, ricordarsi bene dell’andamento “sinusoide” dei destini delle squadre impegnate.

A questo punto, diamo un rapido riepilogo di ciò che ci hanno riservato le sfide della settimana.

Partiamo dalla classifica.

I capofila Flyers, fino al 24 di Febbraio, erano parecchio lanciati e decisamente il miglior gruppo della Conference. Dopo la vittoria contro gli Islanders, sono arrivate quattro sconfitte con altrettante squadre che erano sotto il 50% del record vinte/perse.

Davvero sanguinosa, e forse la peggior sconfitta è arrivata contro gli arcirivali di Division e Conference Rangers, che hanno schiantato i Flyers con un roboante 7-0-grande show di Callahan con ben 4 segnature. Tuttavia, dopo questi passi falsi, i Flyers si sono ben ripresi e hanno dapprima schiantato Edmonton, e poi ancora Toronto-con lo stesso punteggio con cui i Maple Leafs avevano battuto Philadelphia. Ad ogni modo, Phila riesce a mantenere la vetta della Conference, nonostante un 4-5-1 nelle ultime dieci.

Non è sorprendente vederli lì, a pochi punti di distanza da Philadelphia, anche perchè da quando hanno “sbancato” al draft acquisendo il fenomeno russo Ovechkin, i giocatori della squadra della capitale sono riusciti a raggiungere alti livelli, anche se poi, nei momenti decisivi, vengono presi dalla sindrome…oserei definirla “di Ibrahimovic”.

Quindi, senza troppi giri di parole, i Capitals stanno rombando, stanno tenendo un ritmo davvero impressionante. Già in queste sole due settimane di Marzo, Ovechkin e soci hanno registrato sei vittorie. Quante in tutto Febbraio. Più o meno come i Flyers, anche i Capitals hanno…”capitalizzato” alla grande a partire da una scoppola patìta dai Rangers: dopo aver dunque perso, per 6-0, la marcia dei Capitals è ancora aperta, e per ora è a 8-2-1 e 6 doppie W consecutive.

E infine Phila è “solo” a 4 punti di distanza. Sempre parlando di numeri, le cosiddette “three stars”, le tre stelle che stanno conducendo agli alti piani i Capitals sono-guarda caso, Ovechkin, Backstrom e Semin: questi tre fenomeni hanno portato alla causa Capital ben 72, 55 e infine 46 punti. Infine, i prossimi incontri potrebbero essere un discreto esame di maturità: in serie, Chicago, Detroit e proprio i Flyers. Staremo a vedere che cosa ci riserveranno questi “caldi” Capitals.

Proseguendo, incontriamo i Bruins.
Dopo un Febbraio concluso con 5 successi di fila, e dopo due vittorie nei primi due incontri di Marzo, sono arrivate tre battute d’arresto, di cui una nello scontro fratricida, da “Original Six”, contro gli odiati-e ricambiati Canadiens.

Una sfida all’ultimo sangue se ce n’è una, vedi per esempio il duro colpo-alla fine non considerato “sporco” dalla lega e passibile di sospensione- di Chara al malcapitato giocatore di Montreal, che è addirittura finito all’ospedale con commozione cerebrale e schiacciamento delle vertebre cervicali. Posto che Chara non volesse far male, sta di fatto che può essere considerata fatalità, tuttavia, gli arbitri sono anche preposti a difendere l’incolumità dei giocatori.

Ripeto, nessuna accusa a chicchessia. Tornando alle vicende sportive, grazie al positivissimo Febbraio i Bruins erano saliti fin al secondo spot della Conference, invece, a questo punto, si ritrovano al terzo, e comunque sempre insidiati dai Penguins. Ad ogni modo, per i Bruins nelle ultime dieci il record è di 7-1-2, e i giocatori chiave stanno rendendo tutto sommato molto bene.

Come accennato, anche se “con il braccino”, i Penguins, anche altalenando buone prestazioni a capitomboli, riescono a mantenersi sempre intorno al terzo/secondo posto. Tuttavia, il terzo/secondo posto rimarranno una chimera fino a quando i “cugini” statali di Philaldelphia manterranno la leadership. Mi spiego meglio: nei primi tre posti vanno le squadre capofila delle rispettive Divisions.

E dato che per l’Altantic il battistrada è Philadelphia, Pittsburgh deve “accontentarsi” del quarto posto, sebbene ad ora, Pitt è avanti rispetto a Boston(86 contro 85). E ripeto, mancano Malkin e Crosby. Anche se il record nelle ultime dieci è di 4-2-4, e il rendimento è pressochè uguale a quello di un’altalena, i Penguins combattono e con onore.

Una squadra che sembra, almeno per questo inizio di Marzo, in ambasce e in discesa molto forte, è Tampa Bay. Dopo le 6 vittorie di Febbraio, a Marzo, finora i “fulmini” hanno gioito solo una volta: per il resto, 4 sconfitte, due contro rivali dirette-Boston e Montreal, le restanti con  NJ e Buffalo. Come goal Stamkos comanda ancora con margine, ma a livello totale, l’attaccante di Tampa si è dovuto “scostare” e dare spazio al “gemello d’oro numero uno” Daniel Sedin. Quindi, sembra un’equazione “calo di Stamkos=frenata di Tampa”. Tuttavia, contro Chicago, è arrivato un nuovo “Hurrà”, e a guardare la rimanente schedule, per Tampa gli unici scogli saranno Montreal e Pittsburgh.

Last but not least, i Buffalo Sabres.
Dopo un buonissimo Febbraio, un ottimo inizio di Marzo: Rangers, Flyers, Bruins e Wild sono “caduti sotto i colpi” dei Sabres, che, tra le linee, hanno scalato le posizioni, e ora, si trovano in settima piazza…

A livello di statistiche personali, Boyes, Vanek e Stafford stanno dando una grossa mano alla squadra dello stato di New York a risalire la china e a candidarsi a grandissima e bellissima sorpresa della stagione.

E a guardare la schedule, se questi Sabres dovessero continuare così, e al contempo, gli altri frenano di brutto….”Sky’s the limit”.

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