pitts575L’uovo di Pasqua a Pittsburgh è stato aperto in anticipo quest’anno, Ray Shero è stato il coniglio pasquale che si è inventato i movimenti di mercato che rendono Pittsburgh quasi stellare, ma attenzioni, l’hockey non è una religione perfetta, infatti è per questo che si ama alla follia ma a volte la sorpresa è amara.

Andiamo con ordine, in estate il GM dei Penguins cede Jordan Staal agli Hurricanes per liberare posto nel tetto salariale, in mente ha una super mossa, prendere Parise e Suter ma non si sa cosa non va e lo stesso movimento lo ottiene con successo Minnesota.
Non arriva nessun movimento eclatante estivo cosi Pittsburgh si ritrova con un po’ di soldi da spendere e una squadra che, con Crosby formato numero 1 al mondo, incomincia a pigiare sull’acceleratore e staccare tutti a est.

Nonostante un ruolino di marcia da fenomeni la sfortuna è sempre dietro l’angolo, una commozione cerebrale mette ko Eugenio Malkin, noto numero 1 mondiale vestito dal numero 2 solo perché non è capitano, cosi a Shero viene in mente il pensiero che in vista dei playoff più si è e meglio è.

Prima mossa, andiamo a pescare i capitani altrui, proposta per il veterano Brenden Morrow, classe 1979, che la “C”la porta sulla maglia dei Dallas Stars dal 2006/07, accordo preso in 30 secondi e un paio di future scelte date agli Stars.

Non contento di una mossa che già singolarmente è ottima specie completando con Morrow la linea con Malkin e James Neal, nei neuroni del Gm dei Pinguini arriva un’idea che va contro la storia, strappare l’icona dei Calgary Flames Jarome Iginla.

Ovviamente lo strappo non ha del drammatico perché Iginla ha già messo in chiaro che vuole cambiare aria per non essere ricordato come un campione senza Stanley Cup, un po’ come Karl Malone nella Nba.
Proposta e accordo, sul sito Nhl la notizia che Iginla è dei Pens sveglia tutti i tifosi della franchigia della Pennsylvania che sognavano solo Morrow e si ritrovano con l’ex capitano dei Flames nel roster dei sogni.

A qualcuno sarà scappato anche un Ti Amo verso Ray Shero, magari le stesse persone che chiedevano l’allontanamento di quest’ultimo in estate, ma incredibilmente Shero ci sa fare, magari non è un genio estivo ma guardate cosa combina in inverno.

– 2008: piazza Colby Armstrong, Erik Christensen e futuro prospetto Angelo Esposito ad Atlanta per Marian Hossa e Pascal Dupuis, ora con Hossa è andata come è andata ma Dupuis è alla sua miglior stagione in Nhl e con Crosby e Kunitz la prima linea è perfetta.

– 2009: cede Ryan Whitney ai Ducks per Chris Kunitz e poi aggiunge alla rosa della squadra anche Bill Guerin dagli Islanders, il risultato è la Stanley Cup!

– 2011: cede Alex Goligoski ai Dallas Stars per James Neal e Matt Nyskanen, il primo è il genio che si completa con Malkin e il secondo guida la difesa con una classe nascosta agli Stars, in aggiunta Shero aggiunge anche Kovalev ma purtroppo gli infortuni di Malkin e Crosby sono una montagna in cui Pittsburgh va a sbattere in post season

– 2013: non contento dei 2 capitani prelevati aggiunge anche il carisma di Douglas Murray dagli Sharks.

Ora, l’equazione tanti campioni in squadra uguale Stanley Cup non sempre è perfetta, questi Penguins somigliano per classe nei nomi ai Lakers che nonostante Malone e Payton non arrivarono all’anello, ma con la sostanza che Malkin e Crosby non hanno eguali nella National Hockey League a patto che vengano dimenticati dalla sfortuna e non spariscano nelle gare che contano.

Quest’anno però pur assistendo al nascondino del mostro a 2 teste (nickname della premiata ditta Crosby&Malkin incubi delle difese) ci sarà un Jarome Iginla su cui contare e un Brenden Morrow in più in una squadra che ha già la classe di Neal, Kunitz, Letang e una coppia solida di portieri come Fleury e Vokoun.

Coach Bylsma ha ora l’imbarazzo della scelta e il totoPenguins di questi giorni è come saranno le linee future, Iginla in prima linea con Crosby (ma torna?)? Iginla e Morrow in una eventuale terza linea per non disturbare i perfetti equilibri di una squadra dal mese di marzo perfetto?

I Penguins hanno già vissuto una simile annata da primi della classe in regular season, correva l’anno 1992/93 post seconda Stanley Cup, una squadra teoricamente invincibile e avviata a una dinastia, Jagr letale come il Malkin odierno, Neal che ricorda Kevin Stevens , il duo Fleury Vokoun come Barrasso e Wregget, ah giusto dimentichiamo il capitano Lemieux come Crosby.

No Crosby è simile a super Mario per la sfortuna che si abbatte sui capitani dei Pens, dove non era arrivato un difensore per il Magnifico vi era il morbo (sconfitto) di Hodgkin, Crosby invece si “accontenta” di una nuova dentatura e un viso fracassato da un disco scagliato da Orpik che mette il prescelto ko sino a data da destinarsi.

Chiedevamo uno sconto alla sfortuna, invece senza Sid The Kid Pittsburgh si ferma a 15 vittorie di fila senza poter raggiungere le 17 di quel Dream Team di vent’anni fa e curiosità nella curiosità quella squadra stellara uscì malconcia dai playoff in 7 gare contro i New York Islanders, a oggi, proprio ottava squadra nella eastern conference.

In ogni caso saranno tanti grandi giorni di hockey a Pittsburgh (sfiga permettendo) e questo in vista dei playoff è tanta roba!

One thought on “Mercato e sfortuna a Pittsburgh

  1. pittburgh squadrone, ma l’ultima volta visti “qui ” a Toronto hanno vinto solo con 2 magie di Crosby…ora il trascinatore si e’ fatto male, hanno talento da vendere…bisogna vedere se qualcuno avra’ il carisma per prendere la leadership della squadra

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