Kevin Durant e Derrick Rose sarebbero due ottime scelte per l'MVP stagionale

Sono passati soltanto tre mesi dall’inizio della stagione regolare, poco meno di una quarantina di partita, nemmeno metà stagione eppure sembrano già delinearsi quali potrebbero essere i futuri candidati al titolo personale più ambito all’interno della Lega. Il trofeo di MVP.

Da due anni a questa parte, il padrone indiscusso della baracca (la regular season) è stato l’ex numero 23 in maglia Cleveland, l’odierno 6 con la canotta degli Heat: LeBron James ha dominato, letteralmente dominato, le 164 partite di stagione regolare, infrangendo tutti i record di franchigia (compito non molto arduo), ma soprattutto portando sulle spalle praticamente da solo un gruppo che con la sua assenza sta mostrando evidentissimi limiti strutturali.

Ora, con un “cast di supporto” di livello, per così dire, migliore dimostra quanto riesca ad essere devastante in una squadra che possa definirsi tale .

In questa stagione però, nonostante il record, ci sono diverse scuole di pensiero che ritengono non si possa assegnare ancora a lui l’MVP; le motivazioni sono forse banali ma, in un certo senso, fondate: ha compagni troppo forti, non è riuscito ancora ad innalzare il livello del roster come potrebbe, ma sopratutto, nonostante l’infinita dose di talento, l’attacco a metà campo degli Heat stenta tutt’ora a decollare.

Su queste basi, ho deciso di stilare una lista di cinque possibili candidati al titolo di Most Valuable Player, tralasciando per l’appunto il campione in carica per lasciare spazio a chi, anche a mio parere, realmente si merita di essere premiato.

Premetto che è una lista del tutto soggettiva, dipende unicamente dal mio gusto personale, quindi non ne abbiate a male se non inserirò qualcuno dei vostri beniamini.

Deron Williams (21.8 ppg, 3.70 rpg, 9.3 apg)
Dopo diverse stagioni di livello altissimo, ma comunque sempre al di sotto del suo reale potenziale, l’ex Illinois sta giocando la sua miglior pallacanestro di sempre. Ormai è il leader incontrastato della squadra dopo la dipartita di Boozer verso Chicago ed ha accolto sulle spalle il peso delle sue responsabilità trascinando la squadra all’obiettivo prefissato: vincere.

E’ un giocatore completo, in grado di attaccare il canestro come di prendersi un arresto e tiro, ma pensando sempre e prima di tutto al passaggio, a trovare l’uomo libero, a far fluire l’attacco della squadra. Probabilmente può essere questo l’anno giusto per lui perché è molto difficile che venga premiato ancora James, Durant può ancora crescere sotto diversi punti di vista, così come la sua squadra e Derrick Rose sembra ancora un passo indietro nell’elite dei playmaker della Lega.

Detto questo, il record deve migliorare ancora, e magari arrivare tra i primi quattro posti nella Western Conference potrebbe essere il biglietto della lotteria vincente.

Derrick Rose (24.3 ppg, 4.5 rpg, 8.1 apg)
Credo sinceramente che al massimo tra un paio d’anni questa sarà la Lega sua e del numero 35 in maglia Thunder. A soli 22 anni, si può permettere di essere il punto di riferimento di una squadra come i Bulls che ha nel suo recente passato un decennio di storia splendente.

Con il cambio di allenatore e l’arrivo di un’altra stella in attacco come l’ex Duke, sta completamente sconvolgendo l’intera NBA, mettendo in mostra un arsenale offensivo che neanche il più ottimista dei suoi estimatori avrebbe previsto. Ha una velocità doppia, se non tripla rispetto alla media dei pari ruolo, può battere chiunque dal palleggio ed in campo aperto è completamente inarrestabile. Forza fisica, atletismo ed esplosività sono i suoi punti di forza.

Sta inserendo nel suo gioco anche un discreto tiro piazzato dalla lunga distanza e forse questo, insieme al fatto di non essere un grande “facilitatore” di gioco per i compagni sono gli aspetti su cui deve ancora lavorare. Mi ripeto, già adesso è una super-star ma penso che quello che abbiamo visto sinora non sia solo che la punta dell’iceberg di ciò che diventerà.

Kevin Durant (28.2 ppg, 6.3 rpg, 3 apg)
Coetaneo di Rose, si è già permesso lo scorsa annata nella lega di Kobe, LeBron e Wade di essere il miglior marcatore e si sta ripetendo anche quest’anno senza troppe difficoltà. Un’arma totale in attacco; sarà per la mia giovane età ma sinceramente non ho mai visto nulla di simile nella metà campo offensiva.

Uscita dai blocchi, tiro in sospensione, penetrazione, ora si sta attrezzando anche per il post-basso, tutto questo dai suoi 206 cm di altezza. Sembra che l’avventura Mondiale gli abbia fatto un gran bene, lo abbia fatto crescere in leadership e convinzione dei propri mezzi, sempre che ce ne fosse bisogno. Lo scorso anno ha portato i campioni in carica a gara -6, dimostrando che con un po’ di esperienza in più avrebbero potuto anche fare un brutto scherzo ai Lakers. Anche lui però è in fase di continuo miglioramento, deve imparare a coinvolgere di più i compagni e cercare di migliorare il livello dell’intero gruppo.

Kobe Bryant (24.9 ppg, 5 rpg, 4.6 apg)
Qualcuno di voi sicuramente storcerà il naso a vedere il nome del due volte campione NBA, nonché miglior giocatore delle Finals, inserito in questa lista, ma se volete il mio parere, quest’anno il premio dovrebbe andare a lui.

Non sono mai stato un sostenitore dei premi dati alla carriera più che all’annata, non volevo che Maldini vincesse il Pallone d’Oro l’anno della Champions al Milan e del trionfo di Kakà. Ma per lui è diverso. Nonostante non sia più lo straordinario atleta che è stato sino a 3/4 anni fa, è sempre ai vertici della Lega per punti segnati.

Realizzatore addirittura imbarazzante per la facilità con cui trova il canestro in qualsiasi posizione del campo, è diventato prevalentemente un giocatore di isolamento e post-basso, cosa che fece qualcuno prima di lui 15 anni or sono.

Nonostante gli infiniti problemi fisici ed allenamenti saltati, è sceso in campo in tutte le partite di stagione regolare disputate finora. Riguardo la sua leadership, penso che i dubbi siano stati ampiamente fugati, riguardo la possibilità di arrivare in fondo e vincere, a mio parere è dietro solo a quel ragazzotto che ora compie disastri come proprietario dei Bobcats.

Sicuro di un futuro nella Hall of Fame, se finirà la carriera con un solo titolo di MVP stagionale sarà un vero e proprio delitto, tenendo conto che Karl Malone e Steve Nash ne hanno ben due in bacheca e mi sembra abbiano vinto un po’ meno.

Amar’e Stoudemire (26.2 ppg, 9 rpg, 2.6 apg)
Devo essere sincero. Ero davvero molto indeciso su chi inserire come ultima opzione. Inizialmente ero indeciso tra Howard e Nowitzki.

Il primo è ancora il miglior intimidatore d’area della Lega, è giovane, ha una squadra ed una città ai suoi piedi ed è sicuramente il centro più forte della NBA. Ma ha un carattere troppo fanciullesco, non riesce ancora ad influenzare positivamente i compagni ed, in tutta sincerità, non penso se lo meriti affatto.

Il secondo è per me il miglior tiratore sopra i due metri di sempre, forse dietro solo a Larry Bird. Però anche lui non sembra poter portare una squadra al titolo, è mancato spesso nei momenti salienti della stagione e poi ha già vinto questo premio.

Così ho deciso di inserire Amar’e. E non pensiate sia un rincalzo. Dopo gli anni trascorsi a Phoenix, alla corte di Steve Nash, molti pensavano che senza il canadese non sarebbe mai stato il giocatore in grado di massacrare la difesa degli Spurs a suon di pick&roll e schiacciate in quella famosa serie di Finali di Conference. Invece ha fatto ricredere tutti ed ha dimostrato di poter essere, senza alcun dubbio, la stella di riferimento di una squadra.

Dopo i tanti (troppi) anni bui, finalmente New York può erigere le basi per una ricostruzione sensata, fondata su un grande allenatore che ha ritrovato il giocatore che prima aveva fatto esplodere e che poi era stata la causa principale del suo licenziamento. Ora i rapporti tra Mike e Stat sembrano essere idilliaci, con tutta probabilità la squadra dopo parecchi anni farà i PO e, con qualche aggiustamento, nel prossimo lustro potrà competere per il titolo.

Forse quest’ultima sarebbe la scelta meno logica tecnicamente, ma v’immaginate se un coach sull’orlo del licenziamento fino a pochi mesi fa venisse premiato come Miglior Allenatore dell’Anno ed il suo discepolo più scapestrato trovasse la via della ragione e venisse premiato con il più grande riconoscimento individuale per un giocatore?

Beh, razionalmente forse no ma emotivamente , non ci sarebbero eguali…

24 thoughts on “MVP: l’era post LeBron?

  1. Scusa e Lebron Stesso? Io metterei pure lui… E sinceramente per quest’anno non la vedo facilissima la corsa… non che ce ne sia uno che spicca sopra gli altri… che Anche Griffin alla fine sarà in corsa… la bomba maggiore ovviamente sarà che lo vinca Stoudemire.. e Penso che alla fine se lo giocano proprio STAT e Durant.. proprio per non darlo a Lebron continuamente… Altrimenti per come sta in campo, lui lo vincerebbe a mani basse… Bryant non lo vedo in formissima questa stagione, mi sembra che si risparmi per la post season quando poi conterà per davvero… Rose sta giocando Benissimo ma da qui ad essere l’MVP ce ne passa… lo diverrà secondo me, ma non ora…

  2. Ma Ginobili? Secondo me è il giocatore più underrated dell’NBA, raramente viene preso in considerazione con le top superstar della lega, eppure non credo abbia nulla da invidiare a nessuno, in nessun aspetto del gioco! Se consideriamo poi che gli spurs hanno il miglior record della lega ed oramai il buon timmy è ai minimi di carriera per minuti giocati non penso che dare l’MVP a lui sarebbe follia…. a me pare che ora come ora sia manu il leader (almeno sul parquet) ed il miglior giocatore di san antonio!

  3. Ovviamente in corsa James, ok per Rose, Williams, Durant , Bryant sottotono, Stoudemire non direi proprio piuttosto uno tra Love, Griffin, Westbrook
    ovviamente i vari Flash, Wunderdirk. Nash aspetterei a rottamarli

  4. Sulla classifica mi trovo d’accordo,anche se avrei aggiunto Rajon Rondo come legge il gioco lui mmm ce ne sono veramente pochi e poi il record di Boston parla chiaro. Premesso che negli ultimi anni il premio lo avrei dato sempre a Black Mamba l’unico e solo che dopo MJ posso vincere delle partite anche da solo(nonostante i compagni di livello molto alto). Il suo dominio oltre che tecnico è specialmente psicologico!! Cmq qusta’anno il premio lo darei a KD lui nn si discute e i Thunder miglioreranno il record dello scorso anno!!

  5. Con tutto il rispetto ma dare l’ MVP a Bryant sarebbe una porcata assurda, soprattutto per le motivazioni da te addotte.

    • Alessandro

      infatti mi sembra di aver specificato che l’ MVP per me quest’anno deve essere KD !! E la porcata è che KB24 abbia vinto un solo titolo MVP in stagione regolare nella sua carriera

  6. Francamente Bryant non mi sembra che stia disputando una stagione superiore a quella di Lebron

  7. ma a nessuno viene in mente che l’MVP viene assegnato (quasi) SEMPRE ad un giocatore di una squadra che alla fine della RS si classifica prima in una delle 2 conference..?

    l’unica eccezione recente è stato il secondo MVP a Nash, quando Phoenix terminò la stagione al secondo posto dietro San Antonio.

    dunque, i vari Rose, Williams, Griffin, Durant, sono già tagliati fuori.

    meditate, gente.

  8. La vera porcata sarà quella che Bryant finirà la carriera con un solo MVP, dato nell’anno in cui lo meritava di meno ma quell’anno si sono cagati sotto nel pensare che uno dei più forti di sempre potesse finire la carriera senza nemmeno un MVP, Kobe ovviamente quest’anno non merita l’MVP, se glielo dessero sarebbe un premio alla carriera e non penso ne abbia bisogno, comunque nelle ultime settimane l’ho visto molto in crescita, c’è ancoa metà stagione, vediamo ma certamente ad oggi gliene metterei davanti almeno 6-7, per me l’MVP ad oggi è Derrick Rose.

  9. mamba

    lo meritava di meno?

    mah,non sarei così convinto.
    quell’anno solo i celtics hanno avuto un record migliore dei lakers.
    in più kobe giocò una grandissima regular season,grandi gare a livello individuale ma anche grande leadership.
    già senza gasol quella squadra si ritrovò in cima alla western conference,con un kobe devastante,ma altruista e trascinatore…

    quest’anno sono d’accordo,non lo merita.
    certo,una cosa è dire che non vale l’mvp,un altra cosa sarebbe quella di far credere che kobe sta giocando male.
    sta giocando molto bene,solo che siccome si chiama kobe la sua sembra una stagione normale.
    lo stesso discorso si potrebbe fare per wade e lebron…

    • Gallo

      Più che altro volevo dire che ci sono state stagioni migliori da parte di Kobe, in particolare 2003 e 2006 dove l’avrebbe strameritato e gliel’hanno dato non nella sua stagione migliore, sfruttando il fatto che quell’anno i Lakers ebbero il secondo miglior record della lega e sapendo che molto probabilmente non l’avrebbe più potuto vincere in futuro data l’età e l’esplosione di Lebron.Nel 2008 l’avessero dato a CP3 non avrei avuto nulla da dire.

      • no,nel 2003 non lo meritava,neanche nel 2006.
        semplicemente perchè il record dei lakers non era all’altezza.
        nel 2006 era il giocatore più forte del mondo,ma l’mvp l’ha vinto giustamente nash.
        alla fine sappiamo tutti su cosa si basano coloro che votano,quindi non ci trovo nulla di scandaloso.
        individualmente nash era inferiore a kobe,ma i suoi suns(privi anche di stoudemire) vinsero oltre 50 gare,mentre i lakers si fermarono a 45.
        45 vittorie per quei lakers era tanta roba visto il supporting cast di kobe,ma alla fine se non vinci almeno 50 gare non puoi vincere quel trofeo.
        questa è una regola non scritta per l’mvp.
        almeno sono stati sempre coerenti,non come il pallone d’oro,tanto per fare un esempio…

  10. Credo che alla fine non sapendo a chi darlo rivincerà LeBron. Nulla di scandaloso in fondo.
    Probabilmente ad Est finirà in testa Boston, a Ovest gli Spurs ma nessuna delle due squadre ha un giocatore accentratore come LBJ ai Cavs, quindi l’MVP non uscirà da una delle due.

    Kobe paga in carriera il fatto che nel picco individuale della carriera giocava in una squadra non vincente, nel periodo post Shaq pre Gasol. Negli ultimi anni è calato un pochino ed ha subito lo tsunami James, anche se credo che a Kobe interessi di più l’anello che il premio individuale.

    Tra gli altri non saprei. Nel momento dell’infortunio di Nowitzki si è caito cosa conta per la squadra, non ne hanno vinta una senza di lui. Deron e Rose mi sembrano ancora acerbi per poterci arrivare. Stoudemire è vero che sta giocando alla grande ma quando la squadra non gira lui non riesce a trovare modo di farla vincere, intrappolato nel sistema D’Antoni.

  11. bianco20
    Non sapendo a chi darlo?
    Sinceramente non vedo dove sia il problema. oltre a i cinque citati sopra -kobe è l’unico che mi ispira piu’ di qualche dubbio, ma la teoria su di davoz87 è valida, non discuto -, wunderdirk e dwight non credo ci sia niente di scandaloso a darlo a uno di questi invece che a lbj.. anche se a fine campionato il primo posto fosse rimasto invariato da ora, non credo che tra le seconde-terze compagini delle due coste non ci sia uno dei giocatori sopra citati, e sono nella loro squadra fondamentali piu’ di lebron, ovviamente fondamentale, ma tanto quanto wade e (bosh), poco da fare, e l’mvp è per un solo giocatore!
    nelle prime 2 quoto i molti commenti, negli spurs è palese ormai che è il sistema a far vincere -piu’ ovviamente i clutch player alla ginobili o parker, e a boston l’unico semi-papabile sarebbe rondo, ma con un bel po’ di puntellature, visto che lui ‘vive’ grazie al sistema costruito intorno, e non sarà mai un giocatore a cui consegnare la palla per risolvere la partita, vero che un bel titolo personale per lui, tipo l’MIP, potrebbe starci, cmq vedremo..

  12. se gli spurs avranno il miglior record l’mvp lo daranno al Gino, e sarebbe strameritato.
    altrimenti bagarre e d è presto per cercare di capirlo.
    io lo darei miss. ruby

  13. Ancora presto per dire chi sarà l’MVP, sicuramente avremo le idee più chiare tra un paio di mesi. Credo che anche uno tra James e Wade possa entrare nella lotta, e anche qualcuno di San Antonio e Boston. Credo molto poco a Williams, Bryant e Rose come MVP, già Durant e soprattutto Amare hanno più possibilità.

    Ma è anche vero che l’MVP deve giocare in una squadra dal grande record…per questo, tutto sommato, vado ancora con uno tra James e Wade, perchè sono due talenti che giocano in una squadra che ha grandi possibilità di avere un ottimo record. Staremo a vedere…

  14. tutti questi discorsi per nulla, l’mvp non conta nulla.l’unica cosa ke conta è l’anello e kobe ne ha ben cinque

  15. non vedo il motivo perchè rose non dovrebbe vincere l’mvp,è il leader di una squadra che punta al 2° posto ad est(che è molto vicino),sta tenendo i bulls in alto a suon di prestazioni pazzesche senza aver mai avuto i 2 lunghi titolari insieme(ora senza nemmeno booz e noah),le sue stats parlano di 24,5pt 4,5rb 8,5 ast…
    per me si merita l’mvp,al momento è in cima alla mia lista

  16. havlicek, bird, jordan e robertson

    Sono gli unici 4 giocatori insieme a james ad essere riusciti a mantenere una media di almeno 25+7+7 nel corso di una regular season

    dico questo per sottolineare come il buon lebron, nonostante divida ora il palco con un altro fenomeno (wade) e un buon giocatore (bosh) riesca a mantenere cifre e medie che si vedono una volta ogni 15 anni…oltretutto cifre e medie inferiori agli standard ai quali ci aveva abituati

    Non parliamo di primo quintetto ma di hall of fame

    e già parliamo di era post-lebron ?

    ma dai…

  17. io metterei in lista sicuramente anche rondo e ginobili..
    e cmq dovessi scommettere direi durant, l’anno scorso secondo e in più miglior marcatore..

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