bleds655Aria nuova in casa Suns, e non solo per le nuove maglie e  loghi sociali. Il 7 maggio di quest’anno Ryan McDonough, ex vice di Danny Ainge ai Celtics, è diventato il nuovo GM dei Suns, succedendo a Lance Blanks, i cui 3 anni di dirigenza sono stati contrassegnati dai peggiori risultati della storia cestistica di Phoenix. Con ben tre esclusioni dalla post-season e una mancanza di pianificazione preoccupante, per una franchigia tra le più continue come successi nella storia NBA, vittoria di un titolo a parte.

Se l’assunzione come coach dell’ex gloria Suns Jeff Hornacek e la trade che ha portatoEric Bledsoe nel deserto dimostrano una evidente volontà di rinnovamento, il cammino da compiere per tornare alla rispettabilità è ancora lungo, e dovrà inevitabilmente passare dal draft del prossimo anno, dove Phoenix potrebbe arrivare ad avere almeno 3 scelte, con il sogno non nascosto di arrivare all’ambito Andrew Wiggins.

Questo non vuol dire che Hornacek allenerà una squadra votata al tanking, ma semplicemente che la stagione che sta per partire sarà votata a una (dolorosa) transizione verso periodi sicuramente migliori…

Principali acquisizioni: Eric Bledsoe, Gerald Green, Miles Plumlee, Alex Len (rookie), Archie Goodwin (rookie).

DEPTH CHART

PG     Goran Dragić     Kendall Marshall

SG     Eric Bledsoe     Archie Goodwin     Shannon Brown

SF     Gerald Green    P.J. Tucker               Marcus Morris

PF     Markieff Morris Channing Frye     Marcus Morris

C        Marcin Gortat   Alex Len                 Miles Plumlee

 

Jeff Hornacek è stato chiaro: i Suns devono recuperare la loro identità offensiva, e ritornare ad avere almeno 100 punti a partita e  una fast-paced offense tipica della franchigia del deserto. Ma non crediate che un GM in arrivo da Boston non porti anche idee pratiche, tipo blindare la perforatissima difesa dei Suns (ultimi come efficienza difensiva l’anno scorso) con la persona adatta a farlo.

Sicuramente il lavoro dell’assistant coach Mike Longabardi, nelle ultime due stagioni ai Celtics coordinatore difensivo, non sarà facile: ma visto il ringiovanimento operato sul roster, un lavoro a lungo termine senza pretese dimiracoli al primo anno potrà già dare qualche frutto…

BACKCOURT

Dragic e Bledsoe, Bledsoe e Dragic: buona parte delle fortune dei Suns quest’anno dipenderanno da questi due giocatori, e dalle probabilità che sviluppino una sinergia importante, che permetta di farli giocare insieme massimizzando i pregi (imprevedibilità, velocità, talento difensivo di Bledsoe e maturità di Dragic) e minimizzando gli evidenti difetti (statura e mismatch con guardie più alte e forti).

Del resto la situazione guardie è quantomai nebulosa, con Shannon Brown e il rookie Archie Goodwin che si giocheranno i minuti residui.  L’ex Kentucky potrebbe rivelarsi una scelta azzeccata al draft e offrire un rendimento difensivo subito apprezzabile, mentre per Shannon Brown l’arrivo di Bledsoe toglie minuti importanti, e non è da escludere un inserimento in una trade a metà stagione.

Per quanto riguarda Kendall Marshall, prima scelta dei Suns nel draft 2012, difficile pronosticare un futuro nel deserto con due ben giocatori davanti nel ruolo di play, e i limiti dimostrati nel suo primo anno da pro.

Nel ruolo di ala piccola non ci sono troppe certezze, se non che a lottare per il ruolo di titolare saranno Gerald Green e P.J. Tucker. L’ex Indiana, reduce da una annata deludente, potrebbe ritrovare gli ottimi numeri di due stagioni fa ai Nets giocando in squadra debole in grado di dargli ampio minutaggio, mentre Tucker non è nulla di più di uno specialista difensivo e buon rimbalzista, doti però utili per questi Phoenix Suns…

FRONTCOURT

Situazione affollata per quanto riguarda il ruolo di power forward, dove a giocarsi il posto troviamo due fratelli, Markieff e MarcusMorris, oltre al cavallo di ritorno (fermo da un anno per problemi cardiaci) Channing Frye. Dei due Morris, Markieff haavuto il miglior rendimento da quando è stato scelto due anni da Phoenix al draft, grazie a un gioco a tutto campo grintoso e a buone doti di rimbalzista, ma è il fratello Marcus che potrebbe sorprendere.

Se riuscirà finalmente a imporre la sua buona tecnica nei pro, potrebbe essere un elemento duttile nel gioco dei Suns utilizzabile anche come wingman, in caso contrario gli verrà preferito il più solido fratello, mentre rimane un mistero il possibile contributo di Frye: stretch four per eccellenza, se dimostrerà un completo recupero potrebbe sempre essere una pedina di scambio a metà stagione,  nell’ottica di svecchiamento della rosa (è l’unico trentenne).

Più fluida la situazione sotto canestro, dove Marcin Gortat rimane il centro titolare, almeno fino a quando i rumors ricorrenti sul suo inserimento in una trade non diventeranno realtà e il “Polish Hammer” lascerà l’Arizona. Gortat non ha negato una certa insofferenza lo scorso anno sulla situazione dei Suns, pur offrendo il solito solido rendimento, ma senza la coesistenza scomoda con Louis Scola non avrà scuse se la sua annata sarà deludente o discontinua.

Alex Len è una delle basi del futuro per la franchigia dell’Arizona, ma problemi al piede e alla caviglia rischiano di rallentare il processo di apprendimento del mondo pro per il gigante ucraino. Del resto il suo sarà un anno di formazione, in cui imparare a giocare in attacco con la stessa ferocia con cui si applica in difesa, tra stoppate e rimbalzi, senza avere troppa fretta. A giocarsi scampoli di minuti infine Miles Plumlee, fratellino scarso di Mason ma nell’NBA già da un anno…

PREVISIONI

Come già detto, sarà una difficile traversata del deserto (ma è il posto giusto per farlo!) per la nuova dirigenza, ma èil momento giusto per farlo, anche in vista del succoso draft del prossimo anno. Non vuol dire che sarà un’annata sprecata, soprattutto se 1) la coesistenza Dragic-Bledsoe darà buoni frutti e 2) si farà luce su quali giovani hanno veramente un futuro davanti.

In più il ritorno di Jeff Hornacek coi Suns come coach è il miglior biglietto da visita per sperare che veramente, per i Phoenix Suns, ci sia un pò di luce alla fine di un lungo tunnel…

4 thoughts on “Phoenix Suns: Preview

  1. La preoccupazione maggiore di questa stagione sarà quella di rinnovare Bledsoe e massimizzare le contropartite per Dragic e Gortat, il resto è davvero poca roba. Si è lontani anni dal vedere la luce in fondo al tunnel, a prescindere dal Wiggins/Parker/Randle/Selden che presumibilmente verrà draftato…

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