Dopo aver asfaltato i Knicks, battono le due californiane, Clippers e Warriors, prolungando la loro striscia vincente a cinque partite. Non subiscono almeno 100 punti dal 16 dicembre (sconfitta contro Detroit) e non c’è verso di fermarli. Li attendono quattro trasferte in cui sarà dura proseguire questo trend, ma se ad un già inarrestabile Paul George (il numero 360 vi dice qualcosa?) si aggiunge pure Lance Stephenson, la vedo grigia per gli avversari.
2) San Antonio Spurs (32-9) (=)
Hanno interrotto una serie di sei vittorie consecutive, perdendo in casa, e ancora una volta, contro i Blazers. Questo non compromette la loro prima posizione ad Ovest, anche perché due giorni dopo è arrivato il successo sui Bucks che ha respinto gli assalti da parte, proprio, di Portland e OKC. I Thunder li affronteranno nella notte, in una partita che già si preannuncia spumeggiante.
3) Oklahoma City Thunder (32-10) (+1)
Qualcosa da dire sui Thunder? Basta nominare Kevin Durant.
4) Portland Trail Blazers (31-11) (-1)
Settimana straordinaria per LaMarcus Aldridge, nonostante le due sconfitte di fila che non raccontano nulla di buono. Si intravedono i primi segni di cedimento (?).
5) Miami Heat (30-12) (=)
La sconfitta di Atlanta (subendo 121 punti!) lancia brutti segnali. Soprattutto, sorprende la difficoltà che stanno avendo nel chiudere o, semplicemente, vincere le partite. Lo dimostra il successo all’overtime in quel di Charlotte o quello arrivato solo nel finale contro dei Celtics non propriamente esaltanti. Non vorrei mettere le mani avanti, ma si sente odore di “fine ciclo”.
6) Los Angeles Clippers (29-14) (=)
La sconfitta di Indianapolis non ha pregiudicato nulla. I Clippers stanno viaggiando come un treno, in questo mese di gennaio, tra dunk fest e altisonanti punteggi, e il record lo dimostra. Ora avranno altre quattro partite ad Est, più o meno impegnative, per incrementare ulteriormente il bottino.
7) Houston Rockets (28-15) (+1)
Guadagnano una posizione questi Rockets, capaci di battere i Blazers e di trovare in Terrence Jones la minaccia offensiva che non ti aspetti. Settimana alquanto prolifica, quindi, e gli Spurs non sono nemmeno tanto lontani…
8) Golden State Warriors (26-17) (-1)
Tre sconfitte ed una sola vittoria nell’ultima settimana. Cosa c’è che non va? Più che altro sembra esserci un po’ di fiacchezza di inizio anno e la squadra non si sta impegnando come dovrebbe. Giocatori importanti, quali: Harrison Barnes e Klay Thompson, hanno abbassato le loro prestazioni, così come Andre Iguodala, sembrato fuori forma nelle ultime apparizioni.
9) Dallas Mavericks (25-18) (=)
Squadra altalenante, sempre pendente dalle labbra di Nowitzki e Ellis. Per i playoff ci sono e sembrano essere abbastanza esperti e attrezzati per accedervi, ma non dovranno combinare brutti scherzi e mantenere la forma per i momenti caldi della stagione.
10) Phoenix Suns (23-17) (=)
Si riprendono leggermente dopo le tre sconfitte di fila della scorsa settimana. Rimangono saldi in ottava posizione, anche grazie alla vittoria sui Nuggets di domenica notte.
11) Atlanta Hawks (21-19) (=)
Aprono la settimana con la sonora sconfitta casalinga contro i Nets, ma poi si rifanno con gli interessi, battendo i campioni in carica dei Miami Heat.
12) Denver Nuggets (20-20) (=)
Le brutte notizie arrivano sempre una dietro l’altra. E se da una parte i risultati sul campo scarseggiano, dall’altra ci sono giocatori di rilievo che, purtroppo, quest’anno non vedremo. Stiamo parlando di Danilo Gallinari che si è dovuto sottoporre alla ricostruzione del menisco, dopo l’operazione avvenuta lo scorso aprile. Una brutta tegola, in una stagione già non molto felice.
13) Toronto Raptors (20-20) (=)
Tre sconfitte nelle ultime quattro, non propriamente una settimana da ricordare e il terzo posto se lo riprendono gli Hawks.
14) Memphis Grizzlies (20-20) (+1)
Sono tornati in corsa per i playoff e anche sul 50% di vittorie. Devono solo riassestare i colpi contro le squadre della stessa division, in cui sono 0-10.
15) Minnesota Timberwolves (20-21) (-1)
E a metà del nostro power ranking ci sono i Wolves, squadra, per l’appunto, mediocre, ma che è reduce da due vittorie consecutive (entrambe contro Utah) che la possono rimettere in corsa per la post-season. Il calendario non è dello stesso avviso, ma staremo a vedere.
16) Washington Wizards (20-20) (=)
Dopo un inizio di mese stentato, stanno iniziando a fare sul serio ed ecco che in questa settimana sono arrivate ben tre vittorie su quattro, in cui spicca quella ottenuta contro gli Heat. Per il terzo posto ad Est ci sono anche loro.
17) Chicago Bulls (20-20) (=)
Anche qui tre vittorie nelle ultime quattro e battaglia per il terzo seeding più che mai aperta. Proseguono le prestazioni convincenti di D.J. Augustin che ne ha firmati 27 nel successo di misura contro i Lakers.
18) Brooklyn Nets (18-22) (+3)
La loro stagione non poteva andare in malora così facilmente. I Nets si stanno confermando una delle squadre più in forma del momento con solo una sconfitta subita dall’inizio dell’anno. La rimonta è appena iniziata e non mi stupirei più di tanto se li vedessi dietro Pacers e Heat, a fine stagione.
19) Charlotte Bobcats (18-25) (+1)
Due vittorie e due sconfitte che li portano all’ottavo posto, superando i Pistons. Purtroppo ad un guadagno, sussegue, molto spesso, una perdita. Infatti, Kemba Walker dovrà stare fermo almeno fino a fine gennaio per l’infortunio alla caviglia rimediato nella gara vinta contro i Raptors.
20) Detroit Pistons (17-24) (-1)
Sembravano mostrare passi avanti, ma in settimana sono arrivate due battute d’arresto che li hanno fatti retrocedere in classifica e non solo.
21) New Orleans Pelicans (16-25) (-3)
L’unico che si salva della ciurma dei Pelicans è certamente Anthony Davis. Squadra da rivedere e c’è pure da dire che la sfortuna non li lascia in pace.
22) Los Angeles Lakers (16-26) (+1)
Nella terra degli infortuni, i giallo-viola se la stanno cavando abbastanza bene, con Gasol che fa la voce grossa sotto canestro e Kendall Marshall in striscia aperta per numero di partite (cinque, finora) in doppia cifra per assist. I playoff sembrano troppo lontani, ma intanto si cerca di rianimare una stagione, fin qui, da dimenticare.
23) New York Knicks (15-26) (-1)
Le quattro sconfitte di fila, da cui sono reduci, hanno già annullato l’effetto benefico che si era potuto notare ad inizio mese. In più, ci si sono messi di mezzo pure i nuovi infortuni occorsi a due lunghi da rotazione come Amar’e Stoudemire e Kenyon Martin, a completare una situazione già di per sé non facile.
24) Cleveland Cavaliers (15-26) (=)
Settimana da dimenticare, in cui la sola vittoria contro Denver non basta per rimetterli in corsa per i playoff.
25) Sacramento Kings (15-25) (=)
Se l’obiettivo è migliorare le 28 vittorie dell’anno scorso, sono sulla buona strada. In casa sono ostici da affrontare per chiunque e il 24 arrivano gli Indiana Pacers…
26) Boston Celtics (14-29) (=)
E’ tornato, finalmente, Rondo, ma sono anche arrivate tre sconfitte di fila…
27) Utah Jazz (14-29) (=)
Due sconfitte di fila contro Minnesota che riscrivono la loro storia recente, fatta di sorprendenti vittorie. Il 27 ci sono i Kings a Salt Lake City e chissà se ci scappa il sorpasso.
28) Philadelphia 76ers (13-28) (=)
Settimana iniziata bene con la vittoria sui Bobcats, ma arrivano subito due sonore ridimensionate da Heat e Bulls che mettono tutto a tacere, per poi completare l’opera contro Washington.
29) Orlando Magic (11-31) (=)
Vittoria da partita alla “chi perde meglio”, contro i Celtics, che va pure a chiudere la loro ingloriosa striscia di 10 sconfitte di fila.
30) Milwaukee Bucks (7-33) (=)
Quanto manca a giugno?
Scrive per playitusa dal 2012. Esperto di NBA, NHL ed MLB.
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