chi_a_dj-augustin_mb_300x300Chicago Bulls @ Charlotte Bobcats 89–87

I Bulls continuano la loro regata contro il vento della malasorte, e con il successo sul campo dei Bobcats si portano sopra il 50% di vittorie. Partita equilibrata e dal punteggio basso, coi padroni di casa che partono meglio grazie a un ispirato Jefferson (che sarà il top scorer della partita con 32 punti e 13 rimbalzi). Il primo tempo si chiude in perfetta parità a quota 39, e l’equilibrio rimane pressoché inalterato anche per tutto il corso del terzo quarto; i Bulls vengono però fuori alla distanza, con Noah che sfiora la tripla doppia (11 punti, 10 rimbalzi, 8 assist) e soprattutto D.J. Augustin che continua il suo momento magico dopo le ultime difficili stagioni. Il numero 14 rifila 28 punti alla sua ex squadra, 15 dei quali nel quarto periodo che permettono agli ospiti di scappare e di portare a casa il successo esterno.

625x527-44Los Angeles Clippers @ Toronto Raptors 126–118

Partita a suo modo storica quella dell’Air Canada Center, dove Clippers e Raptors danno vita a una battaglia di triple e a una serie di entusiasmanti duelli personali che si risolvono col successo in trasferta degli angeleni. Partita dai ritmi altissimi nel primo tempo, chiuso avanti 71-65 dagli ospiti di un grande Crawford (sarà il top scorer dei suoi con 37 punti e 11 assist), malgrado il record di franchigia per triple segnate in un tempo stabilito da Terrence Ross. I Clippers sembrano poter mettere al sicuro la vittoria nel secondo quarto, ma ancora uno strepitoso Ross, che domina segnando dall’arco e concedendosi spesso e volentieri voli ad alta quota nei dintorni del ferro, guida i suoi a un parziale di 13-0 che permette il sorpasso ai canadesi. Il sophomore è caldissimo e raddoppia il proprio career high, passando dal precedente massimo di 26 punti ai 51 di stasera, pareggiando il record di franchigia stabilito da un certo Vince Carter. I Clippers, però, hanno troppe frecce al loro arco, e trovano un Blake Griffin che non vuole saperne di svestire i panni del trascinatore indossati di forza dopo l’infortunio di Chris Paul: il numero 32 chiude con 30 punti, segnando molti dei canestri decisivi nel finale, prima che una tripla di Redick chiuda definitivamente i conti certificando il successo ospite.

Oklahoma City Thunder @ Philadelphia 76ers 103–91

I Thunder conservano il primato della Western Conference, grazie alla vittoria ottenuta sul parquet di Philadelphia. La partita è più equilibrata del previsto, con gli ospiti leggermente ingolfati dalle fatiche della trasferta sulla costa Est ma che ritrovano Kevin Durant dopo il turno di riposo concessogli a Boston a causa di una spalla dolorante. Il numero 35 risponde subito presente nel primo tempo, con 18 punti che, insieme alla difesa di Ibaka (5 stoppate nella prima frazione di gioco) portano avanti gli ospiti all’intervallo. OKC sembra poter chiudere i giochi in scioltezza, ma un 9-0 siglato dai Sixers nel terzo quarto (con Young che flirta con la tripla doppia e chiude con 13 punti, 10 rimbalzi e 8 rubate) riapre i giochi. Tocca ovviamente a Durant andare a mettere il lucchetto alla vittoria in trasferta: il Divino chiude con 32 punti, 14 rimbalzi e 10 assist, mettendo a referto la quinta tripla doppia in carriera e la decima partita consecutiva con 30 o più punti segnati. I 25 punti e 11 rimbalzi (oltre alle 5 stoppate già dette in precedenza) di Ibaka completano il quadro, e i Thunder possono continuare a guardare tutti dall’alto in basso a Ovest.

625x527-46Houston Rockets @ Memphis Grizzlies 81–99

Memphis continua la sua scalata verso la zona playoff, e lo fa dominando tra le mura amiche degli irriconoscibili Houston Rockets. Dopo un primo quarto giocato a marce bassissime da entrambe le squadre, i padroni di casa danno il primo squillo della loro serata con un sostanzioso break nel secondo periodo, che permette loro di andare all’intervallo già in doppia cifra di vantaggio. I Rockets non trovano soluzioni offensive, con Howard che chiude in doppia doppia (10 punti, 12 rimbalzi) ma è impreciso sia dal campo che dalla lunetta, mentre un ottimo Lee mette la museruola a Harden (solo 16 punti per il Barba), oltre a segnare 15 punti. Lo strapotere difensivo permette ai Grizzlies di affondare e di mettere a segno l’allungo decisivo: Randolph raggiunge Pau Gasol in vetta alla classifica di franchigia per doppie doppie realizzate, chiudendo con 15 punti e 17 rimbalzi; Conley è il miglior realizzatore dell’incontro con 17 punti all’attivo e anche la panchina dà un contributo sostanzioso per il convincente successo di questi Grizzlies in netta ripresa.

Atlanta Hawks @ Milwaukee Bucks 112–87

Vittoria in scioltezza per gli Atlanta Hawks, che in una serata di grandi percentuali al tiro battono comodamente gli ultimissimi Bucks in trasferta. I Falchi non si fanno impietosire dalla reunion col loro ex coach Larry Drew, e con un primo tempo da 60 punti mettono una seria ipoteca sul successo finale. Milwaukee prova a resistere per i primi 20 minuti, quasi esclusivamente grazie a un Brandon Knight commovente da 27 punti, che trova un minimo di supporto soltanto dalle doppie doppie di Henson e Ilyasova; dall’altra parte, Korver si mette subito avanti e porta la striscia record di triple segnate a quota 112 partite, prima di lasciar spazio a Paul Millsap che coi suoi 20 punti e 8 rimbalzi si prende la copertina del match. I 18 punti di Lou Williams dalla panchina competano il facile successo ospite: Atlanta scappa nel terzo quarto, guadagnando terreno in classifica sui Raptors e consolidando il terzo posto a Est.

625x527-45Indiana Pacers @ Denver Nuggets 96–109

I Denver Nuggets e l’altitudine della Mile-High City tolgono il fiato ai Pacers, battuti in trasferta al Pepsi Center. Dopo un primo quarto sostanzialmente equilibrato sono i Nuggets a mettere la freccia e ad allungare in modo deciso, con un parziale di 33-18 in un secondo periodo chiuso dal buzzer beater acrobatico di Lawson che permette loro di arrivare all’intervallo con 19 lunghezze di vantaggio. Gli ospiti, però, non vogliono andarsene senza lottare, e grazie a uno spettacolare Stephenson (23 punti, 10 rimbalzi e 7 assist) riescono ad accorciare il loro svantaggio sotto la doppia cifra. Denver riesce a restare avanti grazie a Wilson Chandler (25 punti e 6 rimbalzi per lui, miglior realizzatore della partita), ma nel quarto periodo i Pacers sembrano riuscire a prendere l’abbrivio giusto per completare la rimonta: Watson segna da tre per il -7 e poi va a rubare palla involandosi a canestro; il 32 di Indiana non ha però fatto i conti con Randy Foye, che lo rimonta e lo stoppa per la giocata decisiva della partita. Una grande schiacciata di Hickson mette il punto esclamativo nel finale, con Denver cha va a vincere mandano oltre la doppia cifra ben sette dei novi giocatori scesi in campo per coach Shaw. Ai Pacers non riesce la clamorosa rimonta, complice anche un George da “soli” 18 punti (6-18 al tiro ma con all’attivo anche 11 rimbalzi e 6 assist).

Washington Wizards @ Utah Jazz 101–104

Ennesima occasione persa per Washington, che dopo la sconfitta interna con i Celtics spreca ancora una volta la possibilità di portare il proprio record sopra quota 50% perdendo in trasferta contro i Jazz. Sono gli ospiti a iniziare nella maniera migliore, con un buon primo quarto che consente loro di mettere da parte un tesoretto di punti di vantaggio utile ad andare all’intervallo avanti di tre lunghezze. Ariza martella dall’arco (6-10 da tre per 23 punti totali a fine gara), Gortat trova una buona partita (come da lui stesso auspicato su Twitter) e va in doppia doppia con 14 punti e 11 rimbalzi, ma il quintetto titolare dei padroni di casa tiene grazie a Hayward (16 punti totali) e Favors (che chiuderà con una doppia doppia da 11 punti e 14 rimbalzi). Utah resta a un’incollatura e viene fuori alla distanza, grazie al fondamentale contributo in uscita dalla panchina di due dei suoi giovani terribili: Burks segna 15 punti, Kanter è pressoché perfetto ed è il top scorer con 24 punti a referto. Tra gli ospiti, invece, John Wall è spento, e i Jazz possono mettere il sigillo sulla quindicesima vittoria stagionale grazie a una tripla del rookie Trey Burke (12 punti e 8 assist il suo score finale).

dm_140126_nba_wolves_blazersMinnesota Timberwolves @ Portland Trail Blazers 104–115

I Blazers non perdono un colpo e, battendo l’eterna incompiuta Minnesota, restano in scia a Thunder e Spurs per la prima piazza della Western Conference. Partono forte i padroni di casa, che mettono il turbo nel secondo quarto per chiudere il primo tempo avanti di nove punti dopo aver scollinato anche in doppia cifra di vantaggio; gli ospiti, però, vendono cara la pelle e rimontano canestro dopo canestro, fino al sorpasso che arriva grazie a una tripla di Kevin Martin (30 punti per lui, miglior realizzatore della gara). Portland si rimette avanti nel finale del terzo quarto, con una tripla di un ottimo Williams (16 punti dalla panchina), prima dell’allungo decisivo piazzato dai Blazers nel quarto periodo: Aldridge vince il duello con Love, chiudendo con 21 punti e 6 rimbalzi contro i 15 punti e 13 rimbalzi del 42 ospite, mentre Lillard (14 punti per lui) riscatta una serata non brillantissima con la tripla della staffa. Portland vince con una grande prova di squadra, con sei giocatori in doppia cifra; i T’Wolves invece non trovano alcun tipo di apporto da una panchina abulica, e la grande prova del quintetto titolare non basta per ottenere il successo esterno e superare il sospirato traguardo del 50% di vittorie.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.