Texans e Falcons annullano la maledizione del power ranking, che per due settimane ha visto la capofila perdere sul campo e, di rimando, scendere di posizione, e allungano la loro striscia di vittorie raggiungendo quota 4, in comunione con i sorprendenti Cardinals di coach Wisenhunt, che di week in week stanno scalando, a piccoli passi, la scala dei valori NFL.
E mentre qualcuno ha già cominciato a rifiatare, in bye Colts e Steelers, qualcun’altro è clamorosamente già in affanno, come i Saints, rimasti da soli, con i Browns

1. Houston Texans (=)
Scacciano la maledizione del gradino più alto del ranking e si confermano al comando della NFL facendo un solo boccone dei Titans, sconfitti con un secco 38 a 14 che esalta la passing defense di Houston, capace di tenere a sole 167 yards Hasselbeck e di incidere pesantemente sul match con gli intercetti riportati in endzone, da 55 e 63 yards, di Danieal Manning e Kareem Jackson, splendidi protagonisti di una partita che ha confermato il buonissimo stato di forma di Matt Schaub, 202 yds e 2 TD, atteso la prossima settimana dalla prova del fuoco contro la seconda difesa sui passaggi della lega.

2. Atlanta Falcons (=)
Grandissima rimonta dei Falcons, che negli ultimi 5 minuti di partita riescono a mettere a segno due field goal, da 33 e 40 yards, con Matt Bryant che gli permettono di vincere la sfida divisionale con i Panthers sfruttando un errore, di valutazione, e forse anche di presunzione, di Cam Newton, che perde palla a 2 yds dal primo down, costringendo i suoi a puntare e riconsegnare palla ad Atlanta quando manca meno di un minuto e mezzo alla fine; manna dal cielo per Ryan, 369 yds, 3 TD, 1 intercetto, e compagni, che costruiscono il drive decisivo dopo aver sfruttato per tutto il match l’ottima vena di Michael Turner, 103 yds e 1 TD, e Roddy White, tornato a vestire i panni del go-to-guy con 8 ricezioni per 169 yards e 2 touchdowns.

3. Baltimore Ravens (=)
Dopo un primo tempo non eccelso i Ravens cambiano marcia nel terzo quarto e si aggiudicano il terzo appuntamento del giovedì notte stagionale superando , non senza qualche preoccupazione, i Cleveland Browns; ancora a segno nel drive d’apertura Torrey Smith, ormai arma in più di Baltimore, a decidere la sfida della AFC North sono la corsa da 1 yard di Joe Flacco e l’intercetto messo a segno da Cary Williams, che pizzica Weeden nel territorio dei Corvi e riporta l’ovale in endzone dopo una corsa di 63 yards, consegnando di fatto la terza vittoria del 2012 ai ragazzi di Harbaugh.

4. San Francisco 49ers (=)
Tornano alla vittoria i Niners dopo lo scivolone della scorsa settimana, e lo fanno in una maniera talmente netta da far impallidire qualsiasi avversario, asfaltando senza alcuna remora dei Jets decisamente irriconoscibili, messi sotto da un running game che continua a far bene confermandosi terza forza della lega; trovato il punto debole dei newyorkesi, San Francisco non ci pensa due volte, e fa correre un po’ tutte le sue punte d’attacco, da Gore, 62 yds e 1 TD, a Hunter, 56 yards e touchdown, da Manningham, 28 yds, a Dixon, 16 yards in 4 portate, passando per Kyle Williams, Ginn Jr., Miller, fino ad arrivare ai due quarterback, con Kaepernick che veste i pani del “Tebow”, entrando in campo e sfornando 5 corse che aprono in due la difesa avversaria e permettono ai 49ers di trovare il primo vantaggio del match.

5. Chicago Bears (+ 1)
Importantissima affermazione dei Bears nel Monday Night, dove superano i Cowboys con un secco 34 a 18 che rispecchia l’incessante dominio avuto sulla partita fin dall’inizio, nonostante un vantaggio, meritato, che ha tardato parecchio ad arrivare, concretizzatosi con field goal di Gould e l’interception return di Charles Tillman verso la fine del secondo quarto; dopo l’intervallo altra impennata per Chicago, che va ancora a segno con Hester e Briggs, su altro ritorno di intercetto, questa volta di 74 yards, prima di chiudere in bellezza con il calcio trasformato nel finale dal kicker e il TD da 31 yards realizzato da Brandon Marshall, su imbeccata di un Cutler sempre più in crescita. Jacksonville è avvisata.

6. Green Bay Packers (+ 1)
Seconda vittoria stagionale per i Packers, nel nome, manco a dirlo, di Aaron Rodgers, autore di una gara pazzesca davanti al suo rivale Drew Brees, nella quale ha lanciato per 319 yards, 4 touchdowns e 1 intercetto, incidendo pesantemente sul risultato finale e piazzando, con l’utimo TD pass confezionato per Nelson, una comeback che ha mandato letteralmente in visibilio i cheeseheads sparsi per l’intero pianeta; non perfetta la difesa, che limita le corse avversarie ma subisce il passing game del numero 9, per Green Bay sarà importantissimo fare bene prima della bye week, tra cinque settimane, dove spera di arrivare con almeno 4 vittorie all’attivo in più.

7. New York Giants (- 2)
Lawrence Tynes non riesce a piazzare tra i pali l’ultimo pallone, su una distanza di 54 yards, e i Giants sono costretti a digerire la seconda sconfitta della stagione al cospetto dei rivali divisionali Eagles, dei quali hanno subito costantemente il gioco offensivo, non riuscendo mai a controbattere a dovere alle giocate di Michael Vick e LeSean McCoy; inventa come al solito Eli Manning, che questa volta tira fuori dal cilindro Domenic Hixon, leading receiver con 114 yards a fine partita, e Bear Pascoe, autore dell’ultimo TD, quello della speranza, ma questa volta non basta. Con Cleveland ci sarà probabilmente modo di rifarsi.

8. New England Patriots (+ 1)
Due sconfitte consecutive sommate ai 2 TD di vantaggio concessi ai Bills fino all’inizio del terzo quarto, devono evidentemente aver toccato sul vivo i Patriots, che trovatisi ad inseguire hanno intavolato una rimonta spazza, e spezza, crisi avvincente, con 7 realizzazioni, 6 TD e 1 field goal, in 23 minuti di football; dopo il TD d’apertura ancora sugli scudi Ridley, che ha chiuso con 106 yards e 2 segnature, confermando che quando funziona lui, per New England è più facile vincere. Ottime anche le prove over 100 di Brandon Bolen, alla prima in carriera, Welker, e Gronkowski, tutti decisivi a Buffalo.

9. Philadelphia Eagles (+ 1)
Michael Vick e LeSean McCoy mettono a ferro e fuoco la difesa dei Giants correndogli in faccia 172 yards in due e spianando la strada agli Eagles verso la vittoria, che arriva anche in un modo po’ fortunoso, grazie ad un calcio sbagliato, che non segue l’esempio del collega Alex Henery, autore di 4 FG, l’ultimo dei quali decisivo per il risultato finale. Unica realizzazione da 6 punti di giornata quella di DeSean Jackson, che si ferma ad un solo passo dalle 100 yards guidando ancora una volta il reparto ricevitori della squadra, che la prossima settimana avrà un altro match impegnativo, contro gli Steelers.

10. Dallas Cowboys (- 2)
Continua il periodo no di Tony Romo, che dimostra ancora di non esserci ne con le gambe, ne con la testa, ne tantomeno con il braccio, lanciando 5 intercetti che consegnano di fatto la partita nelle mani di Chicago, con i quali, tra l’altro, ci sta benissimo una sconfitta, ma non certo di questa portata, con un numero 9 letteralmente ridicolizzato dai vari Wright, 2 volte, Briggs, Tillman e Moore; meglio la vecchia conoscenza dei Bears Orton, che entra e confeziona il TD pass per Jason Witten con il quale l’attacco di Dallas, perlomeno, salva un briciolo di faccia. Bene la difesa guidata da Sean Lee, 14 tackles, che aveva tenuto botta subendo 20 punti, punteggio che, senza disastri offensivi, avrebbe permesso ai padroni di casa di rimanere tranquillamente in partita fino all’ultimo.

11. Pittsburgh Steelers (=)
Settimana di pausa per gli Steelers, che dovrebbero finalmente recuperare il runningback Rashard Mendenhall, mancato tantissimo nelle prime settimane di questa stagione, in vista di un match che a questo punto diventa importantissimo per il futuro di Pittsburgh, contro una delle squadre più in forma, i Philadelphia Eagles guidati da Michael Vick.

12. Cincinnati Bengals (+ 1)
Vittoria in scioltezza per i Bengals, che si impongono senza alcun problema sui Jaguars, annullati nel secondo e nell’ultimo quarto grazie alla solita buona prestazione offensiva della coppia Andy Dalton-A.J. Green, ancora a segno su passaggio da 18 yards; risultato netto, ottenuto anche grazie ad una buonissima prestazione difensiva, con il reparto che ha sfruttato le lacune della offense avversaria limitandola a 212 yards e contenendo benissimo l’unica loro vera arma a loro disposizione, quel Maurice Jones-Drew che pareva uno spauracchio e invece non è andato oltre 38 yds in 13 portate, seguito benissimo da Maualuga, Lawson e dal sorprendente Vontaze Burfict, rookie che ha chiuso da leader con 8 tackles all’attivo.

13. San Diego Chargers (+ 1)
San Diego ottiene il massimo spendendo il minino e nonostante molti dei numeri della sfida con i Chiefs dessero ragione agli avversari, i californiani si impongono sui rivali divisionali con un’altra buonissima prestazione di Rivers, che guida i compagni verso la terza vittoria stagionale orchestrando un gioco che dimostra come i Chargers siano tra le squadre più in forma del lotto; non segna ancora Mathews, che comunque riesce finalmente ad incidere, ma nel box score lo sostituisce molto bene Jackie Battle, autore di 2 importantissimi TD, su corsa e su ricezione, che aiutano in una partita ampiamente chiusa dall’intercetto riportato in meta da Donald Butler prima dell’intervallo.

14. Denver Broncos (=)
Dominano senza problemi i nuovi Broncos di Peyton Manning nella sfida divisionale con Oakland, dove l’ex Colts lancia per 338 yards e 3 touchdowns, completando per Joel Dressen, Eric Deker e Lance Ball, permettendo prima a Denver di portarsi in vantaggio e poi, successivamente, di controllare e prendere il largo lasciando solo le briciole agli avversari; pesante il divario di punti, pesante il divario di yards, inflitto dai ragazzi di Fox ai Raiders, che dimostra ancora una volta come, chi vuole puntare alla postseason, dovrà giocoforza vedersela con loro, pronti a centrare subito il back-to-back con la speranza di ottenere risultati ancora migliori del recente passato.

15. Arizona Cardinals (+ 2)
Sembrava davvero che fossero arrivati al capolinea dopo 15 minuti pessimi, invece è bastata la giocata di un fenomeno del calibro di Larry Fitzgerald, a segno su TD pass da 3 yards, per scuotere i Cardinals e farli raggiungere quota 4 nelle vittorie in stagione, al pari di Texans e Falcons; bene la difesa, ottimamente guidata da Wilson, 10 placcaggi, e Patrick Peterson, che provoca 3 fumbles, ad incidere tantissimo sul match disputato in Arizona è stato il receiver Andre Roberts, che con 118 yards e 2 touchdowns confeziona probabilmente la sua miglior prestazione in carriera, salvando anche Kolb, che contro Miami gioca a corrente alternata, sbagliando anche parecchio.
16. New York Jets (- 4)
Un incubo, vero e proprio, quello in cui si sono ritrovati i Jets domenica tra le mura amiche del MetLife Stadium, dove sono stati letteralmente umiliati dai Niners, che li hanno concesso appena 145 yards di total offense e gli hanno impedito di avvicinarsi in una qualsiasi maniera all’endzone, costringendoli ad uno shutout di altri tempi; Sanchez impalpabile, come Greene e tanti altri, e la situazione non sembra certo destinata a migliorare, visto l’ending season injury che ha messo fuori gioco la stella Santonio Holmes, uno dei pochi che forse aveva ancora la forza di risollevare New York, città dove si comincia a chiamare a gran voce il nome di Tim Tebow. Peggio di così, tanto, sembra davvero difficile fare.

17. Detroit Lions (- 1)
Non riescono a spuntarla i Lions nonostante sulla carta parevano davvero in vantaggio sui Vikings, che con i giochi degli special team sono riusciti a spiazzarli prima di tenerli a bada con un buonissimo lavoro difensivo che ha messo a dura prova gli uomini di Schwartz; in palese difficoltà Matthew Stafford, che lancia si per 319 yards ma non riesce a trovare la via per il touchdown e non può neppure affidarsi al gioco di corse, latitante sul terreno di gioco con uno dei pochi sani del backfield, Leshoure, che non riesce assolutamente ad incidere.

18. Washington Redskins (+ 2)
Soffrono i Redskins davanti al proprio pubblico, vanno in vantaggio di due touchdowns abbondanti, si fanno recuperare, distanziare, ma con un guizzo finale riescono comunque a centrare la seconda vittoria dell’anno, grazie al field goal trasformato da Billy Cundiff ad appena 3 secondi dal termine; prima di lui, come sempre, a tenere on game Washington ci ha pensato Robert Griffin III, 323 yards su passaggio e 1 TD su corsa, e il running game di Shannahan, con un Alfred Morris in gran spolvero, capace di chiudere con 113 yds ed 1 touchdown.

19. Kansas City Chiefs (- 1)
Non riesce alcuna rimonta ai Chiefs questa settimana, in cui subiscono una pesante sconfitta da parte dei Chargers che li dominano tra le mura amiche costringendoli a sfruttare i pochissimi spazi concessagli; in questi è abile ad infilarsi Jamaal Charles, unico a bucare la difesa avversaria, per ben due volte, oltre a Dwayne Bowe, che riceve il pallone lanciatogli da Matt Cassell realizzando il TD della speranza per Kansas. Una speranza che è durata davvero pochissimo, con San Diego che restituisce l’ovale solo dopo il two minute warning.

20. Buffalo Bills (- 1)
La partita dei Bills dura di fatto 19 minuti, ovvero quelli in cui sono riusciti a mettere sotto i Patriots prima che questi reagissero in maniera veemente e li spazzassero via dal match con 6 touchdowns consecutivi interrotti solamente da un TD pass da 35 yards ricevuto da Brad Smith, a circa metà dell’ultimo quarto; tiene botta Ryan Fitzpatrick, che lancia quanto il collega Tom Brady, ma a differenza del 12 di New England confeziona 4 intercetti che penalizzano enormemente Buffalo, infilandola in un vortice senza via di uscita.

21. Minnesota Vikings (+2)
Trovano un’altra vittoria insperata i Vikings, che dopo essersi trovati incredibilmente in vantaggio contro i Lions grazie a due giocate spettacolari degli special team, che segnano sul ritorno di kickoff iniziale con Percy Harvin e replicano poco dopo con Sherels su punt return, decidono di non rischiare davvero nulla ed esaltare il gioco conservativo dell’offensive coordinator Musgrave, puntando quasi esclusivamente sulle corse di Adrian Peterson, 21 per 102 yards, a discapito di Cristian Ponder, che dopo una settimana vissuta da protagonista si è ritrovato a svolgere un mero ruolo di comprimario; vittoria arrivata grazie anche al solito grandissimo lavoro difensivo, dove emerge l’intramontabile Winfield, in doppia cifra al pari di Greenway e Brinkley.

22. New Orleans Saints (- 1)
Perdono ancora i Saints, che non riescono ancora a smuovere la casellina delle vittorie nonostante una buonissima partita giocata contro i Packers nella quale si sono arresi solo all’ultimo, e solamente alle giocate di Aaron Rodgers, che ha vinto la sfida a distanza con Drew Brees, bravo a tenere New Orleans in partita ma non in grado di trovare quello spunto vincente che sarebbe servito tantissimo per risollevare una stagione fin qui deludente dei suoi; in attacco bene Colston, 156 yards e 1 touchdowns, in difesa sugli scudi il sempre presente Curtis Lofton, 12 tackle, e Jenkins, 10 placcaggi, note liete di una squadra che rischia davvero di finire allo sbando.

23. Tampa Bay Buccaneers (- 3)
Dopo un primo tempo giocato con il freno a mano parzialmente tirato i Buccaneers pigiano sull’acceleratore nei secondi trenta e per una buona fetta del quarto finale sembrano aver trovato la chiave per vincere il secondo match della stagione; un’illusione che dura fino a 3 secondi dal termine, prima che Cundiff annullasse tutto, rispondendo ai mezzi miracoli di Josh Freeman, 299 yds, 1 TD, 1 intercetto, Vincent Jackson, a segno proprio su pass da 7 yards del quarterback, e LeGarrette Blount, che torna ad incidere nel backfield di Tampa realizzando il touchdown del momentaneo vantaggio degli ospiti.

24. St. Louis Rams (+ 2)
Lavorano davvero bene i Rams contro Seattle, e dopo aver subito nel primo quarto si riscattano nel secondo affidandosi ad un trick play messo in piedi dal punter John Hekker, che anziché fermare l’ovale per il calcio di Zuerlein, decide di tenersi il pallone e completare un preziosissimo passaggio da 2 yards per Danny Amendola, leading receiver di St. Louis con 55 yds all’attivo a fine match; con un Bradford sottotono, o almeno, abile a guidare la squadra sul campo ma impalpabile quando si avvicina all’endzone avversaria, a decidere il match ci pensano i precisissimi field goal del rookie kicker, che piazza già il suo record personale con una bomba da 60 yards che nel terzo quarto permette di tenere a debita distanza i Seahawks.

25. Seattle Seahawks (- 1)
In vantaggio con una corsa di Marshawn Lynch, che accumula 118 yards a fine partita, Seattle non riesce a concretizzare e si fa mettere sotto dai Rams, che prima li gabbano con un trick play su un field goal e poi li tengono a bada con una serie di calci consecutivi di Greg Zuerlein; in difficoltà, seria, per la prima volta il rookie quarterback Wilson, che si fa pizzicare per 3 volte, da McIntosh, Fletcher e Johnson, e inguaia i Seahawks, sbagliando tutto quello che, effettivamente, poteva sbagliare.

26. Carolina Panthers (- 1)
Questa volta Cam Newton penalizza i Panthers, con un errore su un quarto down che costa carissimo alla sua squadra e con il quale consegna il pallone della vittoria ai Falcons, che ringraziano senza passare dal via ed in poco più di un minuto riescono a mettere in piedi il drive decisivo per la vittoria; eppure fin li il numero 1 di Carolina aveva sbagliato davvero poco, incidendo sia sui passaggi che sulle corse, con 3 TD totali, tenendo comunque in corsa la sua squadra fino all’ultimo, ed arrivando davvero ad un passo dall’infliggere la prima sconfitta stagionale alla rivale storica Atlanta.

27. Tennessee Titans (=)
Torna a farsi valere Chris Johnson, che contro i Texans si risveglia e rimembra antichi splendori correndo per 140 yards senza però riuscire ad incidere sul risultato finale e nel box score, dove manca il suo nome tra i pochi, appena 2, dei Titans finiti nel tabellino della partita; a segno i soli Craig Stevens e Kendall Wright, che nel secondo e nel quarto quarto spezzano il dominio devastante di Houston, contro i quali Hasselbeck, 2 TD pass e 2 intercetti, e questa Tennessee sembrano aver proprio poco da fare.

28. Oakland Raiders (=)
La sonora scoppola rimediata dai Raiders avrebbe meritato una discesa nel ranking, ma per fortuna dei californiani anche chi li segue non ha ottenuto risultati migliori, e Oakland si ritrova così nella stessa posizione della scorsa settimana nonostante i numeri e i 2 soli field goal messi a segno da Sebastian Janikowski abbiano mostrato, appieno, la mediocrità di un gruppo che fin qui è parso un lontanissimo parente della squadra intraprendente, e a volte spettacolare, vista all’opera l’anno passato. A corrente alternata Palmer, chi continua a mancare rispetto a 12 mesi fa è il gioco di corse, con McFadden che non va oltre le 34 yards.

29. Indianapolis Colts (- 1)
Settimana di pausa per la giovane stella Andrew Luck in attesa di affrontare un altro dei mostri sacri della lega, Aaron Rodgers, che farà visita al RCA Dome con i suoi Packers nel prossimo weekend, quando potremmo aver l’opportunità di visionare una sfida che nel prossimo futuro potrebbe diventare una delle più spettacolari ed infuocate dell’intera lega.

30. Miami Dolphins (- 1)
A fine primo tempo i Dolphins sembravano essere i padroni assoluti del match grazie ad un TD da 1 yard di Jovorskie Lane e 2 field goal di Dan Carpenter, ma proprio quando si trattava di pigiare sull’acceleratore, Miami si perde e si fa mettere sotto dai Cardinals, che li rimontano e riescono ad averne ragione nell’overtime; a spezzare un po’ il rientro prorompente di Arizona ci prova Brian Hartline, con un big play da 80 yards che per 7 minuti fa sognare i tifosi della franchigia della Florida, arrivata davvero ad un passo da raggiungere un pareggio nel record davvero insperato.

31. Jacksonville Jaguars (=)
Questa volta non può nulla Jones-Drew, che viene limitato dalla difesa dei Bengals e non riesce a togliere, come solitamente fa, le castagne dal fuoco a Blaine Gabbert, ancora abbondantemente sotto le 200 yards di passaggio e in enorme difficoltà quando deve provare a fare gioco distribuendo l’ovale ai compagni di reparto; in difesa inutili le prove di Russell Allen e Paul Poszluszny, che piazzano 11 tackles a testa ma non riescono a frenare Cincinnati.

32. Cleveland Browns (=)
Trent Richardson va a segno e per qualche minuto Cleveland si mantiene in vantaggio sui Ravens; Brandon Weeden nonostante l’intercetto gioca davvero bene contro Baltimore, superando 300 yards per la seconda volta in carriera. La strada tracciata dai Browns, insomma, pare proprio essere quella giusta, ma manca ancora la nota positiva definitiva, ovvero quella vittoria che farebbe morale e renderebbe anche più dolce una stagione destinata comunque a chiudersi con un record perdente.

2 thoughts on “NFL Power Ranking Week 4.

  1. La scorsa settimana ho evitato di farlo notare (per non essere il solito rombiballe), ma visto che questa settimana avete fatto lo stesso errore allora lo sottolineo: il caschetto dei Ravens è si nero, sempre pennuto è il logo, non lo stesso dei Falcons ;-)

    I miei Bengals al dodicesimo posto!! in zona playoff eheheh!!

    Continua a non convincermi il 5° posto dei Bears. E’ un’ottima squadra e fon quì forse ha meritato questa posizione, ma obiettivamente scenderà presto perchè ha diversi problemi e alcuni difetti che puntualmente vengono fuori nel momento sbagliato della stagione. vedremo…

  2. Hai fatto bene a farmelo notare Fabio, ho copincollato male la stringa in html. Grazie e, mi scuso con i tifosi dei corvacci…

    Per i Bears, non sai quanto costa a me metterli li in alto…ovviamente scherzo, di dubbi ne danno parecchi anche a me, però per ora il campo gli da pienamente ragione…vedremo!

    I tuoi Bengals secondo me se aggiustano un paio di cose possono ancora crescere; Dalton & Green sono una coppia che, non lo nascondo, mi entusiasma parecchio!

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.