Una squadra in crescita è quella che si è vista negli ultimi tempi al CenturyLink Field di Seattle. Trattasi dei Seahawks, guidati da un alquanto sanguigno Pete Carroll.

frontDa quando è arrivato nello stato di Washington nel 2010, il 62enne allenatore stravolse praticamente tutto, creando un sistema nuovo, incentrandolo su Russell Wilson dalla stagione scorsa, una delle nuove leve che stanno cambiando il modo di vedere la posizione di quarterback. La squadra migliora di anno in anno, i numeri ne sono la dimostrazione, e Carroll porta sulle spalle due finali NCAA consecutive conquistate con i Trojans di USC, una vinta ed una persa.

Dopo il record di 11-5 conquistato nella stagione passata, senza subire sconfitte in casa, i Seahawks hanno cominciato nel migliore dei modi, battendo 12-7 i Panthers prima e surclassando i vice-campioni in carica nonché principali pretendenti al prossimo Super Bowl, i San Francisco 49ers, con il punteggio di 29-3!

Molto divertente è anche stata la scommessa messa su dai due quarterback che si sono affrontati nel Sunday Night, lo stesso Wilson e Colin Kaepernick, secondo cui il perdente si sarebbe dovuto radere un sopracciglio, stranezza poi messa in atto dal #7 rosso-oro dopo il match, a scapito di quello destro.

La partita comincia male per Kaepernick, che si vede intercettare in maniera rocambolesca quello che sperava diventasse un TD pass su un 3rd&goal. Dopo un’ora di ritardo a causa di tuoni e fulmini, arriva addirittura un safety a causa di un holding provocato in endzone, le cose non si mettono bene per la squadra di Harbaugh.

Kaepernick non continua come vorrebbe, arriva anche un fumble e la partita inizia a prendere una certa strada, favorevole a Seattle, soprattutto nella seconda metà della gara. La read option di Carroll manda fuori giri i 49ers e Wilson ne approfitta mettendo su qualche big play davvero molto interessante, come il gioco costruito in collaborazione con Baldwin. Anche Lynch ci mette del suo, realizzando 2 segnature su corsa e 1 su ricezione.

kaepLa squadra californiana si innervosisce e gioca male, Kaepernick forza e alla fine arriva anche l’intercetto del leader difensivo della squadra, il prodotto di Stanford Richard Sherman. La giovane star della secondaria di Carroll riesce anche a fermare Boldin, limitandolo ad una sola presa, quando invece il #81 dei 49ers ottenne 13 ricezioni per 208 yds nella season opener a Candlestick Park, contro i Green Bay Packers.

Sherman intraprende anche su un siparietto con le cheerleaders, mettendosi a ballare in loro compagnia per festeggiare lo statement game che Seattle ha messo in piedi. Il processo si conclude nell’ultimo periodo, grazie un netto e impattante parziale di 17-0.

C’è da stare parecchio allegri all’ombra dell’Hawks’ Nest. La squadra è solida, concreta, esprime un bel gioco composto da parecchie alternative, letture possibili con cui Wilson sta prendendo sempre più la mano. Tra le altre cose la difesa è decisamente tosta, concede poco, soprattutto in quanto a punti (solo 10 lasciati nelle prime 2 Weeks, e pensare che la stessa San Francisco ne ha lasciati per strada 57!). L’unica squadra a scendere sotto i 20 punti concessi nelle prime 2 uscite sono stati addirittura i Kansas City Chiefs di Andy Reid a quota 18, mentre molte delle squadre pretendenti al Lombardi Trophy sono anche sopra quota 30.

C’è la voglia di rimettersi in gioco, questa volta arrivando oltre quanto fatto l’anno scorso, quando dopo aver battuto i Redskins, vennero mandati a casa dagli Atlanta Falcons. I Seahawks hanno un ottimo roster, guidato da un allenatore capace, che sa dove mettere le mani (basti guardare al numero di transizioni complessive attuate negli ultimi anni) e che soprattutto punta a far tornare la squadra dove arrivò nell’ormai lontana stagione 2006, cercando magari di vincere questa volta.

La franchigia ha anche un anno di esperienza in più, che non fa mai male. La stagione è appena iniziata e gli spunti per avere un’annata da ricordare sono già parecchi. Ora tra le contendenti al Super Bowl potrebbe benissimo starci anche Seattle, che si trova a suo agio ora, e il CenturyLink Field è molto difficile da espugnare. Vedremo fino a che punto potranno arrivare Wilson e soci.

4 thoughts on “Sognare non costa nulla a Seattle

  1. Voglio vedere la rivincita! In casa i 49ers possono vincere, non guarderei troppo il punteggio. Senza il mega regalo di Aldon Smith poteva anche essere tutto doverso.

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