L’incubo per i tifosi di hockey NHL si sta di nuovo materializzando…

La notizia era nell’aria da tempo e visto la recidività dello spettro era anche abbastanza attesa: la Nhl si ferma ancora davanti all’incubo lockout, il secondo negli ultimi 8 anni, con buona pace dei tifosi d’oltremanica che per vedere hockey hanno 2 possibilità, o mettono una parabola per sintonizzarsi sul campionato elvetico e russo o comprano una Playstation 3 con nuovo gioco di Nhl uscito guarda caso in atmosfera sciopero.

La Nhl copia la Nba, non per la grossa visibilità ma per far notare che i giocatori non hanno intenzione di sentir parlare di riduzione d’ingaggio e in tempi dove la crisi colpisce praticamente qualsiasi settore vanno a scagliarsi contro i proprietari delle franchigie che intendono ripartire le risorse con un accordo di 6 anni e 47% della fetta della torta Nhl, poco dolce a quanto pare, con secco no dei campioni e diaspora verso Russia e Svizzera.

I precedenti

Nel 1994/95 furono 104 i giorni senza hockey su ghiaccio, record battuto nel 2004/05 quando l’intera stagione fu cancellata e i tifosi stettero 310 giorni senza Nhl quando, tanto per capirci, l’hockey non si fermò neanche durante le guerre mondiali…

Nel’era che stava per iniziare con l’esordio di baby Crosby, lega nordamericana e associazione giocatori raggiungono un’intesa per il contratto collettivo dei giocatori e introduzione di un salary cap variabile da squadra a squadra cosi nessuna squadrà potrà spendere più del 54% di quello che incassa e i giocatori accettano una riduzione del 24% dei contratti ma con eventuale beneficio dei futuri ricavi.

L’NHL come l’Nba?

Sembra un’eresia ma la Nhl fino ad oggi aveva fatto passi da gigante, nonostante manchi dello stesso appeal della Nba: ha mostrato una squadra campione diversa ogni anno e dato l’esempio che chiunque arrivi ai playoff può sognare la Stanley Cup, palazzetti sempre pieni e buon merchandising.

Ma, proprio quando ci si aspettava il definitivo salto di qualità anche con le tv in Europa ecco lo scivolone dei giocatori che ricordano ai tifosi che l’amore per la maglia è una cosa, ma l’ingaggio è un’altra.

In America (e ovunque) il profitto viene prima di tutto ma esiste anche l’eguaglianza tra squadre per garantire che prima o poi tocca a tutti salire sulla cima del mondo: tuttavia, mentre in Canada il lockout è visto come un dramma inenarrabile (provate a togliere la Serie A di calcio per un anno in Italia e capirete) ecco che le star non ci pensano due volte a scappare dalla National Hockey League.

Russia e Svizzera? Ecco la Nhl 2.0

Il lockout significa anche far sognare l’hockey europeo con le star ingaggiate soprattutto da squadre russe e svizzere, (e si attende il colpaccio delle italiane come insegnano i colpi Cullen e Adams nel 2004), Backstrom, Datsyuk, Fedotenko, Gonchar, Hemsky, Hudler, Jagr, Kopitar, Kovalchuk, Malkin, Ovechkin non sono gli iscritti ad una gara delle stelle ma sono i giocatori che vanno a rinforzare le squadre russe della Dynamo Minsk, del Cska Mosca, dei Metallurg Magnitogorsk e del Ska St.Pietroburgo, con l’arrivo di Semyon Varlamov tra le fila del Lokomotiv Yaroslavl, la squadra che più di tutte merita il tifo di tutti vista la tragedia di un anno fa.

La Svizzera invece si coccola Logan Couture e Rick Nash, Sbisa, Spezza, Streit e Joe Thornton e anche se in numero minore raccoglie altri elementi da All Star Game.

Fine del dramma?

I più ottimisti sperano che la Nhl copi la Nba rimettendo i pattini ai giocatori almeno per natale in quanto un inizio stagionale, dopo la cancellazione della preseason, indicato per il giorno del ringraziamento sembra improbabile sperando che la nefasta ipotesi di un 2004/05-bis sia solo un incubo remoto degno solo dei pessimisti.

Nell’attesa accendiamo la Playstation e mettiamo Nhl ’13, chissà che serva di buon auspicio…

9 thoughts on “L’incubo della NHL si chiama Lockout

  1. Io non seguo molto la nhl(pochissimo) e vorrei chiedere: giocatori quanto prendono l’ anno e quanto quanto possono offrire le società ai giocatori?

  2. ciao Gasp scusa il ritardo…non so di preciso quanto possono offrire come tetto massimo le squadre ai giocatori, dipende da che contratti riescono a far fuori per creare spazio tipo Pittsburgh che ha venduto un ottimo giocatore come Staal per far spazio a top player che poi non sono arrivati…uno come Crosby prende sugli 8.700.000 dollari e ha rinnovato credo fino al 2018 ma il problema é che i proprietari vogliono abbassare il minimo salariale con gente che cmq guadagna anche oltre i 10 milioni…però dai segui la Nhl…ne vale la pena

  3. No devo scusarmi io perche in quei giorni mi giravano le scatole.Comunque chiedevo perche sentivo di contratti da 10 anni e passa;vorrei ma dove vedo le partite e i risultati?

  4. E poi sono disinformato sulle stelle nhl,per esempio c’è ancora lemieux,tkachuck o come si chiama,alfredsson o il russo dei washington capitals?

  5. andiamo d’accordissimo perché hai nominato 2 grandissimi giocatori..Lemieux è ora proprietario dei suoi Penguins, Tkachuk si é ritirato lo l’anno scorso, la Nhl si vede su piattaforma sky nel canale Espn America ma per ora non si sa quando e se riprenderà il campionato

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