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Terzo overtime in 4 gare e tutto è come prima: parità, 2-2. Da sabato notte si inizierà a giocare la finale di Stanley Cup al meglio delle 3 gare.

A differenza degli scorsi incontri, dove i portieri l’hanno fatta da padroni e si sono visti pochi goal, stanotte gli attacchi si sono scatenati. Soprattutto quello di Chicago, che ha tirato in porta 47 volte e che solo un discreto (stavolta cambiamo aggettivo) Tuukka Rask ha rallentato permettendo a Boston di rimanere costantemente in partita.

I Bruins si sono ritrovati sempre a rincorrere, hanno risposto goal su goal, ma i Blackhawks hanno avuto la forza di continuare a metterla dentro fino all’overtime, quando una volta che il puck finisce in rete non si recupera più. La partita finisce.

Apre il festival del goal Handzus (CHI) in shorthandend a cui risponde quasi subito Peverley (BOS). Si va al primo intervallo sull’1-1. E’ nel secondo che qualcosa non gira nelle difese delle due squadre. Coach Quenneville opta per far giocare di nuovo nella stessa linea Toews e Kane. Mai mossa fu tanto azzeccata (io non li avrei mai separati a dire il vero) e i due segnano entrambi nei primi minuti e regalano un piccolo allungo a Chicago. Poi Lucic (BOS) accorcia le distanze, Kruger (CHI) ristabilisce i due goal di vantaggio e un paio di minuti prima della sirena Bergeron (BOS) torna ad accorciare. E’ un tira e molla che finisce all’inizio del terzo periodo quando di nuovo Bergeron (BOS) insacca e pareggia i conti: 4-4. Chicago continua a premere sull’acceleratore e Sharp (CHI) porta di nuovo in vantaggio i Blackhawks. Una boccata di ossigeno che dura meno di un minuto, fino a quando Boychuk (BOS) torna a rimettere le cose di nuovo in parità: 5-5. I tempi regolamentari non sono sufficienti a decretare il vincitore, si va all’overtime e qui lo slap shot di Seabrook (CHI) chiude definitivamente i conti. 6-5 Chicago e serie di nuovo in parità.

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Praticamente tutti a punti i top player di Chicago, Kane, Sharp e Toews a segno e con il solo Hossa che si deve accontentare di un assist. Hossa, che è della partita dopo il misterioso infortunio (upper body injury) che lo ha costretto a saltare gara3, ha contribuito in modo fondamentale al successo di Chicago giocando ad altissimi livelli ad ogni shift e creando non poche chance di goal per la sua squadra. Con lui sul ghiaccio sembra che la bilancia del gioco penda più a favore dei Blackhawks che dei Bruins. Giocatore chiave.

Per Boston un Bergeron in forma stellare e un Chara che sembra accusare un po’ di stanchezza. Per Zdeno il contributo offensivo è sempre ad alto livello, ma difensivamente in questa partita si è un po’ spento (-3 di +/- e qualche disattenzione di troppo). Jagr continua il suo rapporto di amore ed odio con il disco che non ne vuole sapere di passare la linea di porta (ancora 0 goal per lui in questi playoff), ma che confeziona 2 assist che lo portano a 199 punti in carriera nei playoff lasciandolo da solo al quinto posto nella classifica all-time.

Sabato notte si torna a giocare a Chicago e ormai questa serie, dominata dall’equilibrio, sembra tanto difficile da prevedere quanto facile da immaginare arrivi a gara7. Chissà, adesso che l’ho scritto facile che le prossime due partite saranno le ultime. Because it’s the Cup.

Risultati 19 giugno 2013

Chicago @ Boston 6-5 (OT) Serie: in parità 2-2

 

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One thought on “Stanley Cup Gara 4 – Il festival del goal premia Chicago

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