E finisce così… I Blackhawks vincono 4 partite di fila e passano il primo turno contro i Blues, leggermente favoriti alla vigilia dei playoff. Ma come dimostra questa serie, nei playoff di NHL nulla è scontato, e di scontato nelle 6 partite di questa emozionante serie non c’è stato mai nulla. Già in gara 1 il gol partita di Steen, che ha dato la vittoria 4-3 ai Blues, è arrivato al terzo supplementare; supplementari guadagnati dopo un gol di Schwartz a 1:15 dalla sirena, dopo che Chicago era stata in vantaggio per 3-2: non male come inizio, no? Gara 2 idem con patate: Blackhawks in vantaggio per 3-2 nel terzo periodo (dopo essere stati sotto 2-0), ma Tarasenko a 7 secondi dalla fine insacca il puck nella porta di Crawford, 3-3 e overtime. Stavolta bastano solo 5 minuti a Jackman per dare la vittoria 4-3 a Saint Louis e il vantaggio 2-0 nella serie. Dopo queste prime due partite Chicago sembrava a terra e ad un passo dall’eliminazione, non tanto per i risultati quanto per il brutto gioco espresso soprattutto in difesa, vero e proprio colabrodo (a parte il goalie Crawford, che ha evitato ai suoi ben peggiori sconfitte). Nel frattempo Saint Louis era sugli scudi, per l’ottimo hockey mostrato e la tenacia nel ribaltare le situazioni di svantaggio.

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Ma come diceva un grande allenatore dell’NBA: Don’t ever underestimate the heart of a champion. E proprio il cuore di Chicago è uscito da gara 3 in poi. Nella prima gara tra le mura amiche, sono stati segnati solo 2 gol (entrambi di Chicago, con Toews e Kruger) all’inizio e alla fine della partita, ma in mezzo tantissima Saint Louis (34-25 i tiri in favore dei Blues). Cos’è cambiato? La difesa di Chicago, che è riuscita ad arginare gli attacchi dei giallo-blu, e, tanto per cambiare, Crawford abbassa la saracinesca della sua porta (secondo shutout nei playoff per lui). In gara 4 ritorna l’equilibrio e le due squadre si affrontano a viso aperto: nel primo periodo le squadre si studiano, ma dal secondo in poi, gol a grappoli. Blackhawks avanti 2-0, con i gol di Shaw (in powerplay) e di Kane dopo 16 minuti, ma negli ultimi due minuti Tarasenko (PPG) e Lapierre pareggiano i conti per i Blues (tre gol presi sulla sirena fin qui da Chicago, se non credete alle coincidenze è un dato allarmante). Nel terzo periodo continua il bombardamento di Saint Louis, ma la linea difensiva KeithBrookbank (promosso in prima linea per la squalifica di Seabrook) riesce a chiudere gli attacchi giallo-blu. Non possono nulla però al minuto 10, quando Tarasenko (il migliore dei suoi) si fa una bella discesa sulla destra e di polso infila il disco alle spalle di Crawford. Dopo questo gol scende sul ghiaccio una nuova Chicago, che comincia ad attaccare senza sosta la porta di Miller. E infatti al 16° Bickell riesce a deviare un tiro di Roszival e pareggia i conti: 3-3 e nuovamente overtime! Qui, rispetto alle prime due gare, si inverte la tendenza: Hawks in attacco e Blues a subire. Durante uno dei rari attacchi di Saint Louis, Keith riesce a liberare la zona, Kane raccoglie il disco in zona neutra, galoppa indisturbato fino allo slot e di polso trafigge Miller. 4-3, prima vittoria al supplementare per i rosso-bianco-neri e serie pareggiata 2-2.

 

Per gara 5 si ritorna allo Scottrade Center di Saint Louis. Tra le mura amiche i Blues sembrano aver perso la brillantezza espressa nelle prime partite (9-6 i tiri per Chicago nel primo periodo), e infatti al 16° i Blackhawks passano in vantaggio: Bickell viaggia sulla sinistra, passa a Hossa che tira di prima, Miller respinge ma lo slovacco ha la prontezza di riflessi di ribattere il disco in rete. Punteggio di 1-0 mantenuto fino alla prima sirena. Nel secondo periodo i Blues ritrovano fiducia e con la devastante linea Steen-Tarasenko-Backes (rientrato dopo la tremenda carica subito da Seabrook in gara 2) mette sotto pressione la difesa di Chicago. La pressione da i suoi frutti e all’11° TJ Oshie, da grande genio dell’hockey, riesce ad infilare il disco in posizione precaria (praticamente in ginocchio) dopo un assist di Steen ed è 1-1. Al 17° Chicago si fa sotto e ripassa in vantaggio con Smith che raccoglie una respinta di Miller (non impeccabile questa sera) su tiro di Brookbank. Nel terzo periodo i Blues non perdono tempo e al primo tiro in porta impattano: sul ribaltamento di fronte, Schwartz passa dalla sinistra per paisà Pietrangelo che insacca facilmente in rete. Seguono poi 19 minuti abbastanza noiosi (solo 7 tiri per squadra) e, udite udite, si va all’overtime. Questa volta il supplementare dura 7 minuti perché Toews, capitano di Chicago, raccoglie un assist no look di Keith in zona neutra, si invola solo soletto verso la porta e infila di precisione la porta dei Blues. 3-2 punteggio finale e 3-2 per i Blackhawks nella serie.

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La sesta gara, giocata allo United Center di Chicago, inizia sulla falsariga della precedente: i Blackhawks vanno in vantaggio al 4° col sempre pronto Bickell, che devia in rete un tiro di Seabrook (rientrato in prima linea dopo aver scontato le tre giornate di squalifica). Niente da segnalare fino al 16° quando Steen gira intorno alla porta di Chicago, la appoggia a Oshie che con uno slapshot fulmina Crawford: 1-1. Il secondo periodo è tutto all’insegna di Saint Louis, che con la sua prima linea mitraglia la difesa degli Hawks. Ma ha di fronte un Crawford in stato di grazia (17 parate per lui), che si supera con una grande parata di gambale su Jackman. La difesa di Chicago riesce ad arginare lo tsunami e mantiene inviolata la sua porta nel secondo periodo. Nel terzo Chicago ribalta l’inerzia del match, e decide di chiudere la pratica. In 7 minuti va a segno 3 volte con Toews, Sharp e Shaw e manda al tappeto i Blues. Da qui in poi non c’è più partita e resta spazio solo per il meritato gol di Duncan Keith (1 gol e 3 assist per lui e prima Star della partita). Alla sirena lo scoreboard segna Chicago 5 – Saint Louis 1, e la serie si chiude sul 4-2.

Senza dubbio la serie non ha deluso le aspettative e solo l’ultima gara non è stata decisa sulla sirena o ai supplementari. I fattori determinanti sono stati la ritrovata attenzione difensiva di Chicago con Duncan Keith, vero leader del reparto arretrato (freschissima la notizia della sua candidatura al Norris Trophy), l’ottima forma di Crawford (1,98 GAA, .935%SV e 1 SO) che ha vinto la sua personale battaglia contro Miller (non certamente al suo livello in questa sua prima serie con i Blues), e la scarsa efficacia offensiva di Saint Louis in proporzione ai tiri effettuati. Di buono Saint Louis ha trovato un Tarasenko (miglior marcatore della serie con 7 punti) in ottima forma e per niente timoroso di affrontare i playoff di NHL; forse i Blues hanno trovato la stella del futuro. Restando in tema attaccanti, gli Hawks hanno confermato tutta la loro potenza offensiva segnando 20 gol con 12 marcatori diversi (top scorers la premiata ditta Toews-Kane con 4 goal a testa). Per dirla con coach Hitchcock: “Danno sempre la sensazione che qualcuno segnerà, sia che abbia il 19, l’88, l’81 o il 10. Questo è tutto ciò che so”.

Colorado o Minnesota è avvisata….

Because it’s the Cup

Pietro Sessolo per HNC

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