“Bastone. Oggetto adatto ad ammonire il calunniatore benevolo e l’avventato rivale. Disonorevole. Il comportamento caratteristico e abituale di un rivale.”; con due frasi presenti nel Dizionario del Diavolo, opera del 1906 scritta da Ambrose Bierce, scrittore, giornalista ed aforista statunitense, andiamo a raccontare ciò che è accaduto nella notte fra Boston Bruins e Montreal Canadiens, arrivati al 732esimo episodio della loro infinita rivalità sportiva nata sin dai primi anni ’50.

Tale rivalità probabilmente esplose nel 1955 quando un giocatore dei Canadiens, Maurice Richard, colpito violentemente e volontariamente alla testa dalla mazza di Hal Laycoe, difensore dei Bruins, si fece “giustizia” da solo al termine dello shift prendendo a pugni prima lo scorretto D-men di Boston e poi, non contento, sfoderando due colpi anche verso il volto dell’arbitro (colpevole secondo Richard di non aver interrotto immediatamente il gioco nonostante avesse visto quanto sangue stesse perdendo dopo tale colpo) che cadde svenuto a terra; la polizia di Boston cercò di arrestare subito dopo la gara Richard, il quale però venne protetto dai membri del suo team che chiusero, barricando le porte, il proprio spogliatoio permettendo al giovane Maurice di scappare in seguito a gambe levate.

Il “bello” di tutto ciò avvenne quando Richard, Laycoe ed i dirigenti di entrambe le società vennero chiamati a rispondere a determinate domande dagli ufficiali NHL e Maurice alla domanda “Perchè hai colpito quell’arbitro?” rispose mentendo rispetto a ciò che disse a caldo con un semplice ed irriverente “Perchè pensavo fosse un giocatore dei Bruins!” diventando senza nemmeno accorgersene il nuovo idolo dei tifosi ed il simbolo di una Rivalry destinata a durare per molto tempo.

16 Mar 1955, Boston, Massachusetts, USA --- Photo shows a corner of the battlefield in Boston Garden during the bloody third period of the game between the Montreal Canadiens and the Boston Bruins last Sunday night. Maurice Richard, Canadiens' scoring star, flipped when he got a head cut from the stick of the Boston's Hal Laycoe. In the subsequent melee, Laycoe was hurt and linesman Cliff Thompson got banged on the head. In this scene, linesman Sam Babcock and Canadiens' Bert Olmstead are holding back Laycoe (rear) at left. At right, Canadiens' Bellueau is restraining Boston's Fleming Mackell (8). Concealed by the two wrestlers is Maurice Richard. --- Image by © Bettmann/CORBIS

Una delle rarissime foto dell’epoca raccontano della famosa e celebre fight fra Laycoe e Maurice Richard detto Riot per il suo carattere decisamente “bollente”!

Ora andiamo a raccontare brevemente ciò che nella notte italiana è accaduto al di la dell’Oceano…

MONTREAL CANADIENS vs BOSTON BRUINS 1-3

Dopo 7 sconfitte consecutive e l’ultima vittoria datata 12 marzo 2014 i Boston Bruins riescono a tornare a battere i Montreal Canadiens, più che una rivale diventata una vera e propria bestia nera nell’ultimo anno e mezzo.

Le due squadre non si risparmiano sin dai primi minuti e l’intensità del gioco è elevatissima con azioni molto veloci da una parte e dall’altra che mettono subito a dura prova i riflessi e la concentrazione di Rask e Condon, ossia dei rispettivi starter goalie.

Al settimo minuto di gioco è proprio il sostituto di Price (ancora out, e lo sarà sino a gennaio, con un lower body injury) Mike Condon a salire sugli scudi con un grandissimo intervento con il guantone a neutralizzare il tentativo di Connolly.

Passano un paio di minuti ed a passare in vantaggio sono i Canadiens con un fortunoso goal assegnato a Paul Byron, il suo tiro, che segue il faceoff vinto da Plekanec, tutt’altro che diretto verso la porta difesa da Rask sbatte sul corpo di McQuaid e si infila in rete facendo esplodere il Centre Bell di Montreal.

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Esultano gli Habs dopo il fortunoso vantaggio

I Bruins accusano il colpo e rischiano di capitolare su un paio di contropiedi di Montreal nei quali fa buona guardia Rask.

A sei minuti dal termine del primo periodo è Jimmy Hayes, rientrato in lineup dopo essere stato lasciato fuori da coach Julien nelle ultime 2 partite, ad avere una buona occasione sfruttando uno scivolone difensivo di P.K. Subban, ma il suo tiro viene parato facilmente da Condon ben posizionato.

Il periodo termina con la più classica delle doppie penalità inflitte dai giudici di gara a coloro che contemporaneamente commettono scorrettezze (slashing), Brad Marchand e P.K. Subban ovviamente sono i colpevoli che lasciano le rispettive squadre in un 4 contro 4 che però, nonostante lo spazio maggiore sul ghiaccio a disposizione, non porta a nulla.

Si riparte nel secondo periodo con il risultato di 1-0 Montreal ed i Bruins, dopo non aver sfruttato un powerplay a favore (interference di Fleischmann su Krejci) hanno una grandissima opportunità al settimo di gioco quando Marchand in un 2 contro 1 si lascia ipnotizzare da Condon sparacchiandogli addosso il disco del possibile pareggio.

Passano un paio di minuti ed è Tukka Rask a compiere un grande intervento su Max Pacioretty che servito da un illuminante assist di Andrighetto non riesce a raddoppiare il vantaggio per il proprio team; la stessa cosa capita a Lars Eller pochi minuti dopo, quando in un 2 contro 1 si fa murare il tiro dal solito ineccepibile Rask.

Si arriva così all’ultimo e decisivo periodo e dopo 2 minuti è Plekanec ad avere sulla mazza il colpo del k.o, ma dopo un’azione corale di squadra il forte centro di Montreal non riesce a capitalizzare facendosi bloccare il tip-in dal monumentale Rask.

Montreal sembra essere in grado di gestire la gara ed il fallo di Seidenberg su Weise sembra poterne sancire la sentenza; ciò che accade invece nel powerplay a favore ha del clamoroso, perchè Petry e Subban gestiscono malissimo il disco nel terzo offensivo e si lasciano sfuggire Loui Eriksson in un uno contro uno che il possente svedese non fallisce di fronte a Condon portando così la partita in parità fra lo stupore generale.

Passano solamente 38 secondi e con una Montreal letteralmente paralizzata Landon Ferraro, figlio del più celebre Ray (898 punti in NHL, ora cronista NBC) piazza con un grandissimo tiro il disco all’incrocio dei pali, dopo un ottimo lavoro di Spooner alla balaustra, portando avanti i Bruins, ammutolendo del tutto l’Arena già silenziosa per il pareggio subito meno di 1 minuto fa.

E’ Boston contro tutto e tutti, e si sa questo genere di partite ai Bruins piace: così bastano altri 3 minuti a Bergeron & Co. per sigillare la vittoria con sgambetto alla capolista dell’Atlantic Division; il #37 infatti mette la parola fine alla gara con un superlativo movimento di stick e corpo di fronte a Condon su assist prestigioso di Marchand per portare a +2 il vantaggio dei suoi fra i fischi assordanti di tutto il Centre Bell di Montreal.

Rask chiude la serranda mentre i suoi compagni badano solamente al lavoro difensivo e per Montreal questa volta non c’è davvero scampo; i Bruins tornano a vincere una Rivalry, importante sicuramente ma non quanto quella che vedremo nel Winter Classic del primo gennaio 2016 che ovviamente PlayItUsa vi racconterà.

3 PLUS OF THE GAME

  1. Tukka Rask: chiude la gabbia dopo lo sfortunato goal subito con un 97% di SP <MURO>
  2. Loui Eriksson: il suo goal in shorthanded porta il “momentum” della partita a favore dei suoi <GAMECHANGER>
  3. Patrice Bergeron: il solito vero condottiero del team di Julien, timbra il cartellino con il pregevole goal del 3-1 dopo una gara da vero leader chiusa con 5 tiri, 3 hits, 2 blocked shots ed il 56% di faceoff vinti <CAPTAIN BERGERON>

3 MINUS OF THE GAME

  1. P.K. Subban-Jeff Petry: la coppia difensiva regala letteralmente la ripartenza ad Eriksson in occasione del primo goal dei Bruins ma a differenza di altre gare pare lenta e goffa in ripetute occasioni <DIFENSORE SCIVOLOSO, DIFENSORE PERICOLOSO>
  2. Max Pacioretty: duole il cuore metterlo nei “minus” perchè il capitano dei Canadiens c’è la mette sempre tutta, ma l’errore del possibile 2-0 costa caro al suo team che subisce una rimonta che poteva non esserci se… <NEGATIVO>
  3. Brad Marchand: tralasciando l’assist al bacio per Bergeron, Brad oltre a fallire un occasione d’oro a tu per tu con Condon vive tutta la partita cercando di fare il duro stuzzicando ed istigando ogni Canadiens passi dalle sue parti, ed a noi, nonostante l’hockey sia uno sport da duri… <NON CI PIACE>

Alla prossima settimana per un nuovo racconto di una nuova Rivalry!!!

 

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