Fermiamoci per un momento a riflettere su cosa sarebbe potuto accadere se i Seattle Seahawks avessero segnato la meta del sorpasso con meno di trenta secondi da giocare nell’ultimo Super Bowl. I New England Patriots, in tale casistica, sarebbero scesi a quota 3-3 nelle finalissime giocate con Bill Belichick quale allenatore e Tom Brady al
Road To The Super Bowl: Seattle Seahawks
A giudicare dalla storia recente, sembra quasi che nella National Football League si ragioni al contrario. Nonostante venga costantemente premiata l’audacia delle squadre più preparate a livello manageriale conseguendo in una giusta meritocrazia la quale sancisce che le franchigie papabili per il titolo siano più o meno sempre le medesime, vincere il Super Bowl è una
Gary Kubiak e i Broncos, il nuovo sodalizio
Le strade dei Denver Broncos e di Gary Kubiak sono evidentemente destinate ad incrociarsi, più e più volte. E’ un pensiero abbastanza logico, riflettendo sul passato del coach ed a tutte quelle circostanze in cui il suo nome è rimasto legato a doppio filo a quello della franchigia delle Montagne Rocciose. La quale, attraverso la decisione di assumerlo,
Rex Ryan e il tabù dei quindici anni
Quindici anni. Da questo lunghissimo tempo i Buffalo Bills non giocano una partita di playoff, un’eternità che per molte stagioni consecutive ha lasciato una piazza davvero attaccata alla propria franchigia molto delusa ed insoddisfatta. Rex Ryan è il nuovo capo allenatore dei Bills da poche ore, ma ha già individuato la sua missione principale: riportare
Ohio State, più forte anche dei propri errori
Ohio State non doveva vincere quest’anno. Era considerata una squadra troppo giovane, certamente carica di talento ma senza quell’esperienza da grande palcoscenico, a maggior ragione dopo aver ricevuto direttamente in testa la tegola dell’infortunio a Braxton Miller (e poi del sostituto TJ Barrett), il quarterback che avrebbe dovuto trascinare i Buckeyes a grandi traguardi. Oggi
I playoff NFL e la qualità delle partite
E ne rimasero solo quattro. Siamo giunti al verdetto definito dalla seconda tornata di partite di playoff, ed è già cominciata la strada che porta ai due Championship della NFL, coppia di sfide che andrà a determinare le due partecipanti al Super Bowl numero quarantanove che si svolgerà in Arizona. Un fine settimana ben più intenso
Peyton Manning, atto ultimo?
Peyton Manning è uno di quei campioni che sembrano eterni, che ci si attende di veder giocare per sempre. Leggende incontrastate, invincibili, condottieri di squadre che scrivono lunghe pagine di storia della National Football League. L’associazione di idee non cambia, nemmeno dopo l’ennesima uscita di una squadra capeggiata da Manning alla prima partita di playoff.
Ravens in versione Road Warriors, Steelers a casa
Ciò che hanno compiuto i Ravens in nottata corrisponde ad un’impresa davvero ammirabile, se giudicata osservando tutte le difficoltà che essi hanno dovuto superare in questa stagione. Si sono ritrovati improvvisamente senza più Ray Rice, il loro running back titolare protagonista di tante vittorie, e si sono dovuti inventare un backfield letteralmente dal nulla. Hanno disputato
Postseason al via: chi fermerà Seattle?
L’affermazione riportata dal titolo potrebbe sembrare affrettata, imprudente, ma l’osservazione costante del finale di stagione giocato dai Seattle Seahawks indica che i ragazzi di Pete Carroll sono tutt’altro che pronti a lasciare a qualcun altro il titolo conquistato oramai un anno fa. Il Super Bowl non viene necessariamente vinto dalla squadra che fa registrare la
Florida State: la difficile strada verso il back to back
24 novembre 2012. E’ questa la data dell’ultima sconfitta registrata da Florida State, imbattuta da due stagioni regolari complete, e nel frattempo vittoriosa – oltre che in un’edizione dell’Orange Bowl – di un National Championship che davvero nessuno si aspettava. Proprio per questo motivo, tuttavia, i Seminoles sono gli osservati speciali di questa prima edizione di
I nuovi Bucks di Jason Kidd
Da tempo i Milwaukee Bucks non compiono sostanziali progressi, e sono pressoché bloccati in una situazione abbastanza tipica per le squadre NBA di medio-basso livello, nonostante l’appartenenza ad una Eastern Conference che soffre di un perdurante dislivello rispetto alla ben nota e feroce competitività che campeggia dalla parte opposta della costa. Il fatto di risiedere