Un cappello borsalino ha rovinato tutto? Sabato notte i Rangers si sono fermati, dopo una striscia di 7 vittorie consecutive. E’ stato il perentorio 4-0 incassato da Montréal a riportare sulla Terra i ragazzi di John Tortorella. Una sconfitta comunque non significa niente e non inficia in nessun modo l’ottimo avvio di stagione, fatto di
Ci hanno messo davvero poco i Jets di coach Noel a trovare il combustibile giusto e a mettere in chiaro che, se ci sarà una squadra materasso in questo 2011-2012 non sarà da cercare tra le lande del Manitoba. Anzi, a lungo in questo avvio di stagione, Winnipeg ha guardato i campioni di Boston dall’alto
E Toronto agganciò la vetta: il grido era rimasto strozzato in gola ai supporters della Foglia d’Acero dall’ormai lontano 2004, quando per l’ultima volta poterono ammirare i loro beniamini in una post season. Il cammino sulle orme delle antiche glorie – dei Jack Adams, dei Pierre Pilote, di Darryl Sittler e capitan Armstrong – sarà
Non c’è persona più flemmatica di Dan Bylsma sulla faccia della Terra. E ci vuole davvero un grande sforzo di fantasia per immaginarlo a sbroccare, intento a mangiarsi il cappello, come un novello Rockerduck. Ma quello che non verrebbe bene al coach, sicuramente è riuscito perfettamente ai supporters dei Penguins nella notte tra lunedì e
Sulle rive del Guadalupe River aspettavano un segnale anche minimo di ripresa, dopo l’inizio di stagione francamente deludente. E, per il momento, quello che è arrivato per i San Jose Sharks nella New Jersey night di venerdì non è proprio un segno di ripresa. Un 4-3 agli shootout che non cambia per niente il borsino
Un poker di giocatori hanno cominciato questa stagione 2011-2012 sotto i migliori auspici. Quattro players partiti a razzo più un portiere che ha festeggiato un record da lustrarsi davanti al caminetto, nelle lunghe sere invernali dell’Alberta. Quattro nomi da tenere d’occhio, con l’avvertenza inevitabile che un buon inizio non significa per forza essere in grado
Lockout e delusione, lockout ed entusiasmo alle stelle. Quello che accadrà quest’anno per l’Nba si è visto paro paro in casa Nhl nel non lontano 2004-2005: fans che rimangono a secco per un anno in Canada e Stati Uniti e giocatori che migrano in massa verso le arene europee. Spedendo in visibilio i tifosi oltre
Per usare una immagine forte, lo spettro del lockout per gli Americani è un po’ come tutte le “guerre-lampo” in cui gli Usa sono rimasti impigliati nel secondo dopoguerra. Dopo essere partiti annunciando il “blitzkrieg” che avrebbe risolto tutto nel giro di qualche settimana, la situazione si è sempre fatta un po’ più complicata. Ti
Un gradino sotto le “outsider”, nella bolgia infernale degli “underdogs”. In una ipotetica geografia dantesca delle 30 squadre in corsa per il titolo Nhl, ce ne sono almeno quattro che possono essere collocate subito dopo Vancouver, Detroit, Pittsburgh, Anheim e Tampa Bay. Quattro team che non possono certo rientrare tra le favorite e nemmeno collocarsi a
Se c’è uno sport di squadra nel quale la distanza tra la prima delle 82 partite della regular season e gli ultimi istanti a cronometro della Final Seven è impervia e piena di incognite, quello sport è l’hockey. E a confermarlo sono le statistiche, anche e soprattutto quelle più recenti: nelle ultime 10 stagioni disputate,
Carolina Hurricanes La squadra di Raleigh è chiamata a fare dimenticare l’amarezza dei playoff mancati per un soffio l’anno passato. Per aggiungere qualità al roster, il Gm Rutherford ha firmato Tomas Kaberle che ha dato un importante contributo a Boston. L’incognita rimane quella del reale affiatamento del difensore con il resto della squadra, dal momento