
Atlanta Falcons Ben Watson Devonta Freeman Drew Brees Mark Ingram Matt Ryan New Orleans Saints NFL NFL Regular Season 2015 Thursday Night Football
L’NFL free agency e la notte delle trade

Baltimore Ravens darrelle revis Detroit Lions Frank Gore Free Agency Free Agent Haloti Ngata Indianapolis Colts Jimmy Graham Max Unger New Orleans Saints NFL Nick Foles Philadelphia Eagles Sam Bradford San Francisco 49ers Seattle Seahawks St.Louis Rams Torrey Smith
NFL – I Saints vincono e si riprendono la NFC South

Chicago Bears Monday Night Football New Orleans Saints NFL NFL 2014 NFL Regular Season NFL Result NFL Season 2014
NFL – Superdome nemico dei Saints, passano anche i Ravens

Baltimore Ravens Monday Night Football New Orleans Saints NFL NFL 2014 NFL Regular Season NFL Result NFL Season 2014
Al Superdome qualcosa è cambiato

NFL – I Saints balzano in testa alla NFC South

Carolina Panthers New Orleans Saints NFL NFL 2014 NFL Regular Season NFL Result Thursday Night Football
Cosa succede ai Saints?

NFL – Preseason Week 1: i risultati del venerdì notte.

Atlanta Falcons Buffalo Bills Carolina Panthers Chicago Bears Jacksonville Jaguars Louis Rams Miami Dolphins Minnesota Vikings New Orleans Saints NFL Preseason NFL Result Oakland Raiders Philadelphia Eagles St tampa bay buccaneers
NFL – NFC South Free Agency: 1st day recap
Riassunto dei movimenti di Falcons, Panthers, Saints e Buccaneers.
Atlanta Falcons: scatenatissimi fin dalle prime battute della free agency, in Georgia si sono portati a casa, uno dietro l’altro, l’offensive lineman Jon Asamoah, il defensive tackle Paul Solilai, e il defensive end Tyson Jackson, rispondendo fin da subito a chi evidenziava un’impellente necessità della franchigia di investire sulle linee. Cosa che, tra le altre, i Falcons avevano fatto già molto bene nelle scorse settimane, piombando da buoni falchi sull’OT Gabe Carimi, rilasciato dai rivali Buccaneers, e rinnovando i DT Corey Peters, Jordan Babineaux, e il tackle offensivo Mike Johnson. Una serie di mosse che dovrebbe permettere di vivere sonni più tranquilli al QB Matt Ryan, che potrà inoltre contare sulla presenza di Joe Hawley come snapper, dopo il prolungamento contrattuale firmato dal centro nei giorni scorsi.
Carolina Panthers: dopo aver bloccato con il Franchise TAG Greg Hardy a Charlotte hanno fatto poco o nulla, limitandosi a rinnovare il kicker Graham Gano, l’OT Garry Williams e il TE Richie Brockel; diverso il capitolo perdite, dove vengono annoverate quelle importantissime di Bruce Campell, tackle offensivo passato ai Redskins, Mike Mitchell, safety trasferitasi agli Steelers, e Jordan Senn, diretto ai Bears, nonchè il probabile divorzio, ormai prossimo, dal leggendario receiver Steve Smith, in procinto di chiudere la carriera con i Panthers, come anticipato poche ore fa dal suo stesso agente.
New Orleans Saints: basterebbe un nome per riassumere la prima giornata di free agency del team della Louisiana, quello di Jairus Byrd, stellare safety proveniente dai Bills che ha firmato un contratto di 6 anni per 54 milioni di dollari totali, 28 dei quali garantiti; una cifra decisamente importante che lo rende uno dei più pagati del ruolo nella lega, nonchè uno dei Saints più ricchi. Con il suo ingaggio e la conferma, tramite Franchise TAG, di Jimmy Graham, a New Orleans hanno già messo a segno due buoni colpi, che oltretutto fanno cadere facilmente nel dimenticatoio l’uscita di scena di Malcom Jenkins, passato agli Eagles.
Tampa Bay Buccaneers: altro team che ha anticipato i tempi accordandosi con il defensive end ex Cincinnati Michael Johnson prima della partenza ufficiale della free agency; un gioco d’anticipo che gli ha permesso di mettere le mani su uno dei free agent più ambiti, e che ha consentito alla franchigia della Florida di dare il via ad un consistente piano di rinnovamento. Progetto che ha condotto a Tampa Alterraun Verner, valido corner proveniente dai Titans, Clinton McDonald, DT ex Seahawks, e, non ultimo, il quarterback Josh McCown, accolto a braccia aperte, poche ore fa, da coach Lovie Smith, che lo aveva già allenato nel 2012 a Chicago. A sua disposizione avrà anche un interessantissimo nuovo target offensivo, come il tight end Brandon Myers, arrivato dai Giants, in NFC East, dove invece si è accasato il LB Adam Heyward. Sempre in uscita, da segnalare, i passaggi di Gabe Carimi ai Falcons, Michael Hill ai Packers, e Dekoda Watson ai Jaguars.
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Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…
I Saints e la offseason delle dure decisioni

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NFL – Vincono Seahawks e Patriots.
New Orleans 15 at Seattle 23
Non solo la pioggia nella Seattle conosciuta come Rain City, ma anche il vento a far da cornice al Divisional Playoffs tra Seahawks e Saints, con i primi che per lunghi tratti del match hanno sfruttato l’elemento naturale a loro favore, rendendo ancora più difficile la gestione dell’attacco da parte di Drew Brees, autore di una delle sue peggiori prestazioni di sempre nel primo tempo, chiuso con appena 34 yards lanciate, costretto a cercare altri target vista la marcatura pressante con cui Richard Sherman ha escluso dalla partita il suo terminale preferito Jimmy Graham.
Linee di passaggio chiuse e running game tenuto a bada dal reparto arretrato dei padroni di casa, che dopo aver infilato 2 field goal con Steven Hauschka, 38 e 49 yards, riescono a trovare la via dell’endzone forzando un fumble a Marc Ingram, che lascia la palla agl’avversari sulle proprie 24 yards, aprendogli la porta dell’area di meta; a raggiungerla Marshawn Lynch due giochi più tardi, con una corsa centrale da 15 yards che fissa il parziale sul 13-0.
Un risultato provvisorio destinato nuovamente a cambiare prima dell’intervallo, grazie ad un altro calcio infilato dal kicker dei Seahawks, a segno da 26 yds, per altri 3 punti che non lasciano scampo ai Saints, costretti a chiudere con uno shutout all’halftime per la terza volta nel corso della gestione Payton, ingabbiati da un gioco difensivo di Seattle di altissimo livello, studiato nei minimi particolari per limitare le sbracciate di Brees.
Trend che viene confermato anche nel secondo tempo, tant’è che prima che New Orleans riesca a trovare i canali giusti per reagire allo svantaggio accumulato passa un altro quarto, e servono ancora dei minuti del periodo finale per consentire agli ospiti di raggiungere finalmente l’endzone; a farlo è Khiry Robinson, che chiude un buon drive orchestrato dall’attacco con una corsa da 1 yd, alla quale si somma, pochi secondi più tardi, la portata di Ingram che vale la two-point conversion vincente e il distacco diminuito fino ad una segnatura.
Score che i Saints trovano solo nel finale, quando ormai la partita è già stata decisa da un’altra invenzione di Lynch, che vola in touchdown con una corsa da 31 yards, a 2:40 dal termine, che cancella ogni residua speranza di rimonta degl’avversari, a segno solo per l’orgoglio con una ricezione da 9 yards di Marques Colston, miglior receiver del team a fine match con 144 yds in 11 prese; nel drive arriva anche l’unico completo per Graham, che riesce finalmente a toccare il pallone dopo esserne stato tenuto lontano per l’intera durata della sfida.
Indianapolis 22 at New England 43
Match senza storia a Foxboro, dove i Patriots comandano le operazioni dall’inzio alla fine concedendo pochissimo ai Colts, partiti già malissimo con l’intercetto lanciato da Andrew Luck nel primo drive della sfida; a pizzicarlo Alonzo Dennard, che farà poi il bis anche nell’ultimo periodo, chiudendo, di fatto, sia la partite che l’ultima serie giocata da Indianapolis, alla ricerca, anche nel quarto finale, di qualche punto per rendere meno amara la sconfitta.
Scatenatissimo LeGarrette Blount, vero e proprio mattatore della serata con 166 yards e 4 touchdowns all’attivo che gli sono serviti per superare il vecchio record di segnature ai playoffs dei Pats detenuto da Curtis Martin; l’ex Buccaneers ha inaugurato il box score con una corsa da 2 yards successiva al ritorno dello stesso Dennard, replicando prima della fine del quarto con un’altra portata da 2 yds che regala il doppio vantaggio ai padroni di casa.
Show che il runningback riprende dopo la pausa sancita da LeVonn Brazill, a segno su passaggio da 38 yards di Luck, firmando un altro touchdowns con la terza corsa da 2 yards della partita, utile per tenere Indianapolis a distanza di sicurezza dopo le segnature che arrivano prima dell’intervallo, firmate da Adam Vinatieri, su field goal da 38 yards, e su un fumble uscito dall’endzone dopo un errore del punter di Boston Ryan Allen, che si infortuna ad una spalla nell’azione ed è costretto a lasciare il campo, facendosi sostituire nei punt dal kicker Stephen Gostkowski.
Al rientro in campo ancora il veterano specialista dei Colts va a segno dalle 21 yards, ma 3 punti non bastano per raggiungere i Patriots, che allungano nuovamente con una corsa, questa volta ad opera di Stevan Ridley, a segno prima da 3 yards, e poi con una portata sulla sinistra che vale una conversione da 2 punti per i padroni di casa, abilissimi a tenere sotto controllo il match e mantenere una buona distanza nel punteggio nonostante una nuova ricezione di Brazill, 35 yds, con la quale gli ospiti provano a rifarsi sotto.
Il touchdown, arrivato quando mancano ancora 5 minuti al termine del terzo quarto, sarà l’ultimo sussulto della partita da parte di Indianapolis, che poi vede i suoi disperati arrembaggi infrangersi sul muro difensivo avversario, che costringe l’attacco a due three&out prima di mettere a segno i 2 intercetti che incidono pesantemente sulla prestazione di Luck; oltre al già citato Dennard, partecipa alla debaclè del prodotto di Stanford anche Jamie Collins, che lo pizzica in apertura di ultimo quarto dando il via al drive che permette a Ridley di segnare il suo secondo TD della serata, su run da 1 yard.
La realizzazione del runningback da Louisiana State, ultima della partita per i Patriots, segue di pochissimo il quarto touchdown del match di Blount, andato a segno nel primo drive offensivo di New England dell’ultimo quarto con una galoppata da 73 yards che impreziosisce ancor di più la sua prova, rendendo il suo Divisional Playoff indimenticabile e aprendo le porte del Championship AFC alla franchigia bostoniana, per una volta capace di vincere senza sfruttare, più di tanto, le qualità di Tom Brady, che chiude senza TD pass, con 198 yds completate in 13 passaggi.
Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…